martedì 26 agosto 2008

Medicinali, in abbondanza.

Che Paolo Nori, a un certo punto del suo libro I Quattro Canni di Pavlov, che è già la seconda volta di fila che lo leggo, ché lo amo io, quell'uomo lì, ha detto che ogni inizio di Secolo ha le sue manie e che in questo inizio del Secolo, noi abbiam la mania dei medicinali.

Che questa frase qui mi ha fatto riflettere molto, a me.

Che alla fine è vero, a rifletterci bene.

Che siamo tutti un po' psicotici per le medicine, che basta fare una ricerca di mercato che in una sola via, di farmacie, ce ne son sette o otto.

Che delle volte io, quando non so che fare, mi metto a sedere con la scatola dei farmaci in mano, che faccio la cernita, dico.
Che mi metto a controllar le scadenze, che magari c'ho i rimasugli di qualche malattia fa e li butto via se son scaduti.

Che lì per lì, il dottore, quando ci vado e gli dico mi fa male qui, lui mi dice allora prendi queste pasticche, 1 al dì per 5 giorni.
E allora io vado in farmacia e compro le pasticche, che però nella confezione mi accorgo che ce ne son 20 di pasticche, e così me ne avanzano 15.
Che allora mi dispiace buttarle via, che non son per lo spreco io, e dico che magari posson sempre servire di nuovo, anche se spero di no.

Che una volta, tanti anni fa, che mi è sempre piaciuto viaggiare a me, sono andata a Bali, in Indonesia, quando ancora non c'eran gli alberghi che ci son ora, che li stavan costruendo allora, quando ci sono andata io.
Che la gente dice che è in uno di quei posti che son sottosviluppati, ma che secondo me, invece, son più intelligenti.

Che quella volta lì che ci andai, che ci son stata tanto, che allora ero giovane e certe cose me le potevo permettere, mi ricordo a un certo momento c'avevo bisogno delle medicine che mi faceva male qualcosa, e che sono andata in farmacia e mi han detto quante pasticche ti servono, 1 al dì per 5 giorni, son 5, me ne servono 5, e me ne dettero 5.

Che quelli lì che chiaman sottosviluppati, allora secondo me son più intelligenti, che con quella confezione lì da 20 ci potevan star bene 4 persone che gli servivan 5 pasticche, invece che una sola che poi ne buttava via 15, di pasticche.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ancora una volta mi trovi d'accord. per l'appunto guardavo proprio stamani la mia boccetta di collirio. quasi 10 euro. scade ad un mese dall'apertura. ma a meno che non venga la congiuntivita allergica a tutto il condominio mica lo finisci.

calendula ha detto...

mio padre fa l'apicoltore, in casa mia curano tutto con erbe miele propoli e polline.... ( mentre scrivo mi tocco una tetta per scaramanzia) Io non mi ammalo mai perchè mi fanno talmente schifo tisane miele e propoli che preferirei morire piuttosto che ingerirli, gli antidolorifici gli ho dovuti prendere per le caverne nel naso... mi sembrava di essere drogata... che palle!!! e tra l'altro siccome gli ho presi solo per un paio di giorni e poi ho detto vaffanculo te e il dolore, ora ho ilcasseto dei medicinali pieno di cose che non servono ad un bel niente....

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Siamo alle solite storie: le multinazionali del farmaco come fanno a guadagnare? Fortunatamente cerco di prendere meno pastiglie possibili.Anche perchè godo per ora di ottima salute.

PS: Grazie per il chiarimento di ieri, pensavo di aver detto qualcosa che ti avesse offesa.
Un caro saluto.

bradipa ribelle ha detto...

anche in africa le farmacie ti vendono il numero di farmaci di cui hai bisogno... ne vuoi due, e due te ne danno...
ci sarebbe da riflettere molto sullo strapotere economico delle multinazionali farmaceutiche, davvero molto

volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.