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mercoledì 24 dicembre 2008

Ci sarà il caos, ma sono fiducioso.

Ci sarà il più grande collasso finanziario di tutti i tempi e ne sono felice. Non per via delle persone che perderanno i loro posto di lavoro, ma per il fatto che dovranno ritrovare in se stesse e nei propri cari quella energia che chiamiamo amore al fine di superare le difficoltà. Sono felice perché, finalmente, è arrivato il tempo di smascherare le truffe che i banchieri con la complicità dei politici ci hanno inflitto per decenni.

Volete sapere cosa succederà ? Qualcuno ha detto “Fare previsioni è difficile, specialmente quelle che riguardano il futuro.”. Sono d'accordo. Posso azzardare degli scenari, uno pessimista e uno ottimista, e sperare che il futuro ci porti qualcosa che sia una via di mezzo tra i due.

Il primo, il collasso di tutto il sistema finanziario: banche, assicurazioni, fondi, fallimenti a catena di aziende, paralisi dei servizi pubblici essenziali, violenza per le strade, dittatura militare e sospensione dei diritti civili. Mesi o anni di caos a tutti i livelli e una lenta ricostruzione della società basata su nuovi principi. Il tempo ci sarà per ritrovare questi principi che, in fondo, sappiamo di avere dentro di noi.

Il secondo scenario, un collasso seguito da una attenta valutazione delle responsabilità e una drastica ed efficace correzione del sistema finanziario e politico. La valorizzazione delle economie locali, del lavoro produttivo, la messa al bando di ogni forma di speculazione, proteste pacifiche continue per rinnovare la classe politica e stabilire uno stato di diritto.

Una cosa è certa, la coscienza umana deve subire una illuminazione. La vita non sarà mai come prima, la competizione tra persone, aziende, partiti e nazioni finirà e sarà sostituita da una solidarietà costruttiva. La paura dell'altro, del diverso, del terrorista, tanto fomentata dai potenti tramite i media, dovrà sparire. La stessa paura infondata creata e usata solo per controllarci e schiavizzarci dovrà trasformarsi in energia positiva per trasformare il mondo. In questo senso sarà la “fine del mondo” !

Natale vuole dire nascita. Nascita del buono. E' questo che voglio per Natale, un mondo nuovo e buono. Buon Natale a tutti (“diversi” e “terroristi” compresi).

lunedì 22 dicembre 2008

Il punto della situazione

1 - Il commercio mondiale è fermo. Forse avete già visto questo grafico in giro :


Rappresenta il reale volume di merce che viaggia nei mari del mondo. Come si può vedere, negli ultimi mesi del 2008, l'indice BDI (Baltic Dry Index) è callato da circa 11.500 a circa 800. Semplicemente, il commercio internazionale è fermo. Non ci sono manipolazioni qui, niente speculazione, l'indice rappresenta un fatto fisico.

2 – La Grecia è in rivolta. Certo, i nostri giornalisti non ne parlano chiaramente, ma la cosa è grave. Gli ingredienti sono tutti mescolati nella società greca : disoccupazione, perdite finanziarie, rabbia verso le banche e altri istituti di credito. Può succedere lo stesso in Italia, Francia, Spagna o Germania ? Spero di no. Disordine pubblico è proprio quello che gli incompetenti e avidi politici vogliano per giustificare una dittatura militare.

3 – GM e Chrysler sono tecnicamente fallite. Hanno avuto bisogno di chiedere soldi allo stato americano per campare fino alla primavera. Sono molti a dire che non riaprono dopo la pausa forzata di un mese.

4 – Grande rischio di iperinflazione negli USA. Dopo l'emissione di più di US$ 2 mila miliardi (US$ 2.000.000.000.000) in prestiti di “emergenza” , la FED (la banca centrale privata americana) per salvare il defunto sistema finanziario americano e mondiale, ha condannato a morte il dollaro. Il tasso di sconto in America è sceso, per la prima volta, a zero percento; non costa nulla per le banche prendere prestiti dalla FED. Quanti ancora acquisteranno titoli di stato americani ?

5 – Il petrolio, nonostante il taglio della produzione OPEC, continua a diminuire di prezzo. Questo significa che i consumi sono crollati ovunque.

6 – Il governo americano aspetta un caos sociale dopo il riconoscimento del fallimento di tutte le banche, assicurazioni, fondi pensione e la fine del dollaro e la introduzione dell'Amero. Ci sono fotografie e filmati di treni per il trasporto di prigionieri (New York), campi di concentramento (in tutti gli stati) su internet.

Tenete i nervi saldi, il 2009 si aprirà con delle novità sorprendenti. Stiamo passando ad una nuova fase e ad un nuovo modo di vivere. Dopo la tempesta, arriva il buon tempo.

PS : Per i campi di concentramento in USA vedi :

http://www.youtube.com/watch?v=0P-hvPJPTi4

http://www.youtube.com/watch?v=RpXh7DCptaQ

http://www.freedomfiles.org/war/fema.htm

http://www.greatdreams.com/concentration-camp-locations.htm

http://video.google.com/videoplay?docid=277826260716604258

http://www.oilempire.us/redalert.html

http://www.metacafe.com/watch/919626/america_police_state_fema_camps_in_america/


http://www.apfn.org/apfn/camps.htm

http://www.sianews.com/modules.php?name=News&file=article&sid=1062

martedì 11 novembre 2008

ECCE CAPRA II - Il Monopolio


Assieme al fallimento, abbiamo assistito ad un martellamento continuo di denigrazione e di denuncia delle funzioni pubbliche e tutto perché l'opinione pubblica fosse preparata al suo smantellamento.

Non bisogna dimenticare che, fino a pochi mesi fa, il tormentone mediatico è stato un martellamento continuo sulla scostumatezza degli insegnanti, dal prof tossicomane alla prof pornostar, fino alla denuncia costante del bullismo. Gli effetti sono stati duplici: da una parte ci siamo dimenticati di tutte quelle centinaia di insegnanti professionalmente con in contro-coglioni, dall'altra per gli studenti è stato 'legittimato' il comportamento scorretto.

Perché, ad esempio, nessuno ha mai parlato delle aberrazioni nelle scuole private?
Perché, ad esempio, nessuno ha mai parlato di come sono trattati gli insegnanti nelle scuole private?
Perché nessuno a mai parlato a chiare lettere dei veri e propri 'diplomifici' privati, dove il titolo di studio si acquista in base alla retta?
Perché nessuno ha mai parlato di quanti studenti avrebbero voluto studiare, ma non hanno potuto a causa della mancanza di borse di studio, o posti nelle residenze universitarie, che in realtà ci sono, ma finiscono sempre per essere attribuite ai soliti noti?

E ancora. Perché ciò che succede nelle strutture sanitarie pubbliche si racconta e ciò che succede nelle strutture sanitarie private no?
Perché, se diagnosticano un tumore, il medico ti dice che dovrai aspettare fino a maggio per l'intervento, ma se vi accedi privatamente, lo stesso medico, garantisce l'intervento nel breve di poche settimane?
Perché il diritto alla salute non è uguale per tutti?

Improvvisamente però, attraverso un'informazione deviata e deviante, appena l'opinione pubblica è convinta, anche le funzioni pubbliche sono pronte per essere privatizzate.

Monopoli privati si accaparrano di società pubbliche, create e pagate dai contribuenti, le acquistano per due soldi, dopo che lentamente sono state disintegrate, e le gestiscono in un regime monopolistico, con sovrapprezzi monopolistici, con regolamenti monopolistici.

Per scoprire poi che il nostro governo, mantenuto e sovvenzionato da noi proprio per evitare la distruzione dell'apparato pubblico, altro non fa che distruggere lui stesso l'apparato pubblico, per poi riacquistarlo e monopolizzarlo.

Il cittadino si trova così di fronte ad una scelta obbligata: di qualsiasi bene abbia bisogno non si trova di fronte ad una scelta, basata sull'efficienza o sulla qualità, su una sana competizione, ma si trova di fronte ad un pacchetto preconfezionato unico monopolistico: o prendere o lasciare.

Talvolta vengono anche creati i suoi desideri, e per soddisfarli il cittadino non può far altro che rivolgersi al monopolio; ma anche se ha una necessità vera ed effettiva, il cittadino non può far altro che rivolgersi al monopolio.

Anche là dove, si lasci un margine personale al cittadino, offrendo lui la possibilità di investire, ecco che il suo capitale viene comunque risucchiato dal monopolio fiscale e bancario.

domenica 9 novembre 2008

ECCE CAPRA


Ovvero l'italiano incaprettato*

Premessa

Gli italiani sono un popolo di infelici e sfiduciati.

Nonostante qualcuno, in base a strani rilevamenti, sostenga di avere consensi e fiducia al 70%, 80%, 90%, 120%, 275% , mica noccioline.

L'origine di ciò va rintracciata nella società.

A meno che non si voglia seguire la teoria di un' invasione aliena che sta sconfiggendo l'uomo a suon di armi batteriologiche e spruzzate di virus depressivi, a cui naturalmente sarebbe auspicabile rispondere impiegando il 90% di finanziamenti pubblici nella progettazione di un mega scudo per l'empìreo.

Ovunque si dipinge uno scenario sociale apocalittico,
fatto di depressione, impotenza, povertà, brutalità, abbattimento.

Sempre che come alter ego non si ricorra al sorriso a 97 denti, laccati e lucidati uno a uno, di colui che, a 70 e rotti anni, forse c'ha dato giù un po' troppo col Viagra, e dalle visioni erettili iniziali è sfociato dritto ai deliri di onnipotenza.




L'opinione pubblica è orientata continuamente al peggio, perché, ovunque essa guardi, altro non trova che il peggio: il peggio nella politica, nella microviolenza, nella macroviolenza, nelle disfunzioni, nella corruzione, nell'inganno, nella libertà di espressione e di informazione.

L'Italia non è competitiva e non ha capacità produttiva, non ha capacità di innovamento né ammodernamento. Non fa figli, la pubblica amministrazione è inefficiente. Non attrae investimenti, né risparmi, non ha sviluppo economico. La finanza pubblica è fallita e ed totalmente dipendente dall'esterno. Non ha capacità di ricerca scientifica e tecnologica e non garantisce, né sostiene la pubblica istruzione. Non ha capacità salariale, ma ha una forte pressione fiscale. Non integra l'economia, ha fatto fallire il sistema pensionistico. Il sistema giuridico è corrotto o imbavagliato. Le infrastrutture sono decrepite. Il sistema sanitario non è garantito, né sostenuto, né salutare. Non rispetta la rappresentatività né la democrazia, non è legale, né legittima. Non ha progetti di difesa e di rispetto dell'ambiente. La classe dirigente , come l'energia, non è rinnovabile.




*dove per incaprettato si fa riferimento proprio al gergo della mafia, che uccide legando mani e piedi dietro la schiena con una corda che passa attorno il collo, in maniera tale che la vittima, con qualsiasi piccolo movimento, si strangoli autonomamente da sé.

martedì 28 ottobre 2008

i miei studenti non sono appendici infiammate, né rami secchi da potare, né ingerenza economica

"La maggior parte delle scuole [...] è in rovina, come lo sono le case dei bambini che le frequentano. Quei bambini ora sono sparsi per il Paese. Questa è una tragedia. Ma è anche un'opportunità per riformare radicalmente il sistema educativo" Milton Friedman

lo Zio Miltie, noto fautore dei genocidi moderni nell'America Latina (vedi: Cile e Argentina), in queste poche righe, anche se riferite all'uragano che ha distrutto New Orleans, ha riassunto tutto ciò che sta accadendo all'istruzione nel nostro Paese.

in un ipotetico parallelo, a New Orleans con la riforma del sistema educativo Friedman e la scuola di Chicago hanno privatizzato intere strutture pubbliche: i miliardi di dollari destinati a ripristinare il preesistente sistema scolastico pubblico sono stati trasformati in bonus (le nostre attuali Gelmini Card) per gli studenti, spendibili poi nelle ex-scuole pubbliche oramai a scopo di lucro, trasformate e gestite da enti privati (la nostra attuale 'riforma' universitaria) che hanno iniziato a seguire una logica imprenditoriale e di mercato.

l'educazione si è così diversificata, i ragazzi 'sparsi per il paese' non hanno più avuto la possibilità di accedere ad un'istruzione gratuita e uguale per tutti. gli insegnanti hanno perso il loro potere contrattuale e la libertà di insegnamento e, là dove non si sono adeguati alle nuove richieste, sono stati licenziati, anche solo per un'autonomia di pensiero.

con la progressiva privatizzazione la scuola è diventata la più grande fonte di ineguaglianza.

quando la scuola pubblica viene considerata un'ingerenza al sistema economico, per diventare opportunità di mercato in tempi di crisi, occorre chiamare le cose con il proprio nome: non più quindi dl 133/2008 o 'riforma' o decreto Gelmini, ma opportunità per speculazioni finanziarie sui diritti dell'uomo.












p.s.: il 'metodo Friedman' ha portato inoltre a regimi, morte e tortura.

sabato 20 settembre 2008

Euforici de che ?


La borsa, dopo essere scesa di quasi 10% in tre giorni, riguadagna quasi 10%. Sono tutti euforici. A me sembra un segno di schizofrenia. Mi domando di cosa saranno mai euforici questi signori ? La risposta dei giornali è del grandioso piano del governo americano.

Vediamo :

Diverse grandi ed importanti banche americane fallite. A rischio altre 150 (ufficialmente), vedi QUI per questi ed altri dati.

Esposizioni delle 10 più grandi banche in derivati in MILIARDI DI DOLLARI :

JPMorganChase : 48.000
Citibank: 21.000
Bank Of America: 21.000
Wachovia Bank: 3.000
HSBC: 3.000
Bank of NewYork: 790
WellsFargo: 430
StateStreet: 252
Bank and Trust: 147
National City: 116

Totale : 97.735 MILIARDI DI DOLLARI = 97,7 TRILLIONI = US$ 97.735.000.000.000

Bush e i suoi stanno proponendo un piano tra i 500 e 800 miliardi di dollari ossia, al massimo, lo 0,8% del totale della esposizione delle principali banche americane ai derivati. Mi viene da ridere.

lunedì 8 settembre 2008

Discariche umane


Tra poco la situazione sulla disoccupazione italiana esploderà.

I tagli che sono stati fatti, e non solo nell'impiego pubblico, ma anche i licenziamenti delle aziende private, a causa del loro fallimento o della loro chiusura, produrranno una mole immensa di cassa integrati, di esuberi, di precari, di disoccupati, di accattoni e parassiti sociali in poche parole.

Aumenterà quella parte di popolazione già definita da Bauman il rifiuto della globalizzazione.
Uno dei primi intenti della globalizzazione infatti, era stato quello di trasformare un problema locale in un problema globale, creare una discarica globale dei problemi sociali, sulla quale intessere i propri interessi.

Tutta una serie di migrazioni ne sono stati i risultati che, favoriti in UE anche dal Trattato di Schengen, hanno portato ad una redistribuzione della popolazione considerata un surplus, un esubero, uno scarto del sistema, in cambio di concessioni e integrazioni non più vincolante alla condizione locale, ma al mercato globale da spartire e spartirsi.

Scarti e rifiuti perché disoccupati.

Ciò che uno Stato ha assoluta necessità di garantirsi è esclusivamente il consumatore, poiché è solo lui che consuma e che quindi permette di mantenere in vita il commercio del consumo e del debito.

Coloro che invece non hanno la possibilità di consumare quanto il mercato richieda, vengono definiti i reietti sociali, dei parassiti.

Impossibilitati a sopravvivere nel ciclo produttivo e quindi di consumo, perdono di significato e iniziano ad essere additati come indegni di far parte del sistema, come coloro che non solo ingombrano ignobilmente un paese, ma che lo deturpano, lo sporcano, lo degradano.
Essi inoltre non possono avere pretese, non possono avere diritti, non possono avere nulla, perché non sono in grado di consumare nulla.

Se i declassati, che spesso alle spalle hanno storie incredibilmente dolorose e fatte di ingiustizia, tentano di adeguarsi allo stile di vita delle altre persone inserite nel sistema, vengono accusati di prepotenza e presunzione; se invece non si adeguano, ecco che vedono rafforzata la loro immagine di parassiti.

Tutto gestito da un'informazione pilotata che ha assoluta necessità di trovare un capro espiatorio su cui indirizzare le insoddisfazioni sempre più grandi dei cittadini per nascondere le uniche e vere prepotenze.

Ora tutti questi esuberi, questi disoccupati italiani, questi scarti e parassiti, che fino a questo momento si sono sentiti inseriti nel sistema, cosa diventeranno?


Il mercato ha sempre puzzato

Henry Paulson
(Ministro del Tesoro Americano)

Quando qualcuno parla o scrive che “il mercato” saprà regolarsi e trovare il giusto equilibrio, state attenti, vi vogliano ingannare. Quando qualcuno afferma che è contro “il mercato”, sapiate che vogliano fare il proprio comodo contro il diritto di tutti i cittadini.

Perché ? Perché “il mercato” è morto. Forse non è MAI esistito. “Il mercato” è una invenzione dei ricchi per sottomettere i poveri e sfruttarli. Tutto che deriva da tale concetto fallace è anche truffaldino : borsa di valori, banche, deregolamentazione...

Domenica, 7 settembre 2008, il governo americano, difensore della libertà economica e del “mercato”, ha ufficialmente riconosciuto la fine del “libero mercato”.

Auguri a tutti. Ora, ritorniamo al buon senso e alla giustizia sociale.

sabato 6 settembre 2008

3 . Economia locale

Agevolazione dell'economia locale: lo SCEC ti dà una mano.

Una volta che si hanno in mano gli SCEC, abbiamo in mano anche quella che si suole chiamare la curva di svolta, atta all'abbandono del commercio globale [gestito interamente e solamente da poche multinazionali che fanno il bello (per loro) e il cattivo tempo (per noi) come meglio gli aggrada] e alla rivalutazione dell'economia locale.

L'importanza dell'economia locale si sa. E che l'economia locale, checché se ne di dica, sia sempre stata caratterizzata dalla qualità, anche.

Ipotizziamo allora che io da consumatore, diventi a mia volta commerciante: commerciante affiliato allo SCEC.

Il commerciante affiliato SCEC, così come il consumatore, hanno a loro disposizione un grande database in cui compaiono tutti gli affiliati SCEC: esso può allora decidere dove acquistare i suoi prodotti da commercializzare.

Il progetto Arcipelago prevede, come dice il nome stesso, una serie di isole, territoriali in questo caso, che mettono in relazione il commerciante con la filiera a lui più vicina.

Il vantaggio di una distanza minore tra commerciante e filiera è facilmente intuibile: si abbassano i costi.

Nel momento in cui io acquisto un vasetto di yogurt e lo pago 1 euro, devo mettere in conto che con quell'euro, non compro lo yogurt, come si dice correntemente, ma anche altro:

“Oggi ho comprato uno yogurt e l'ho pagato un euro” : è una frase sbagliata.

Impariamo a chiamare gli acquisti con il loro vero nome:

“Oggi ho comprato 20 centesimi di yogurt e con i restanti 80 centesimi ho comprato l'imballaggio, voluminoso, il trasporto, incredibilmente lungo, e la pubblicità, con la Marcuzzi stitica.

Il vecchio vuoto a rendere, diciamolo chiaro, aveva la sua porca importanza: diminuire il costo del prodotto a favore del riutilizzo del vuoto che invece oggi viene buttato via.

[Il caso dell'immondizia è ridicolo, se ci preoccupiamo di come riciclarla o termovalorizzarla, senza porre attenzione al fatto che il solo limitare la produzione di immondizia, sarebbe non solo più semplice e salutare, ma anche più economico.]

Il mio vasetto vuoto di yogurt, se io lo potessi riutilizzare, non solo eviterei la produzione di rifiuti, ma eviterei anche di pagare nuovamente una confezione che già possedevo e perfettamente integra.

Già questa piccola trafila inciderebbe molto sul mio euro iniziale.

Ipotizziamo poi che si abbattesse anche il costo del trasporto, che invece di arrivare da Budapest (1.125 chilometri dal mio negoziante), il mio yogurt arrivasse da Capannori (12 chilometri dal negoziante), ecco che il mio euro iniziale verrebbe già ampiamente ridotto a pochi centesimi.

Gambizzando poi la Marcuzzi, ecco che il sogno di vedere un film in santa pace, per chi utilizza ancora ancora il vecchio metodo tivvù, diventerebbe più concreto.


[Continua...]

2 . Il potere d'acquisto SCEC


De potere acquisti
(espresso in minimi termini, proprio minimi ed elementari)

Il potere d'acquisto, difficile per me da spiegare in termini ridondantemente economici, si traduce, nei miei termini, con la fatidica frase:

- Quanto soldi mi son rimasti?
- X... (Cazzo)

Con questi soldi devo poi vedere quante e quali cose posso acquistare.

Nei mesi di buona oltre alla spesa, ci posso infilare anche qualche libro, due pizze alla pizzeria sotto casa, un paio di scarpe e poco più.

Ipotizziamo che io spenda:

100 euri per fare la spesa (arrotondo che se faccio i numeri più complessi mi ci intrigo)

200 euri in beni più o meno voluttuari e/o necessari per un minimo di decoro e benessere

fan 300 euri, il mio potere d'acquisto in un mese.


Ipotizziamo poi che io mi iscriva all'Arcipelago SCEC come privata:

ricevo 100 SCEC da spendere nei negozi affiliati, cioè quelli che accettano anche il pagamento in SCEC, gratuitamente.

Ipotizziamo che il commerciante affiliato allo SCEC, accetti il minimo del 10% del prezzo in SCEC:

300 euri di spesa diventan 270 euro + 30 SCEC

Quindi alla fine il mio potere d'acquisto mensile aumenta di 30 euri.

[Continua...]

1 . PREMESSA SULLO SCEC


Quando ho sentito parlare per la prima volta del Progetto ArcipelagoSCEC, già il nome stesso ha avviato nella mia testa tutta una serie di strani collegamenti, più o meno intelligenti, che mi hanno portato a visualizzare il mio utopico ideale di economia.

Per farla breve, un po' come negli album di figurine: la figurina è l'ideale e l'album è la realtà. In base alla figurina/ideale, c'è da trovare lo spazio/realtà corrispondente.

Considerando che l'unico album che al momento io son riuscita a riempire è stato quello di Heidi, ma avevo circa sei anni, trovare adesso, dopo quasi trentanni, uno spazio per la mia figurina/ideale economia, è stato un gran trionfo.

Considerando inoltre che le mie conoscenze in merito all'economia arrivano presappoco al baratto e che già il concetto conchiglia/moneta mi rende un po' insicura, trovare adesso un qualcosa di economico che capisco è un ulteriore gran trionfo, alla luce soprattutto del fatto che, volente o nolente, compresa o incompresa, l'economia nella mia vita, come in quella di tutto il resto della popolazione mondiale, la fa da padrona.

Il concetto è semplice: l'euro viene affiancato da un'altra moneta lo Scec.

Un maglione (o un cocomero o la lattuga etc.etc.) che costa per esempio 10 euro, può essere pagato o in euro o con 8 euro + 2 SCEC. Con un risparmio quindi di 2 euro.

Detta così sembra una cazzata, ma gli effetti indotti da quei due euro nell'economia sono più numerosi di quanto si possa immaginare.

Considerando che lo SCEC può essere utilizzato sia dal produttore che dal venditore, oltre dall'acquirente, la rete di circolazione dello SCEC si amplia a dismisura.

Prima di tutto si aumenta il potere di acquisto della persona.

Il che, considerando che al momento il nostro potere d'acquisto è fortemente minato dalle speculazioni, non è male.
Insomma, leggendo che sempre più aziende chiudono, che i dipendenti vanno sempre più in cassa integrazione, che aumentano i licenziamenti e i tagli e che le tasse e le spese aumentano in maniera esponenziale al pari della disoccupazione, un tocco di pane e una boccia di vino è per lo meno assicurato.


[Continua...]

mercoledì 3 settembre 2008

Partiamo dall'inizio

http://www.centrofondi.it

E' obbligatorio.

Pierluigi Paoletti IO l'ho conosciuto. E ne sono orgogliosa.

Che poi tutto è partito così, da qui, dalla tastiera, lo schermo e un blog. Con la voglia di dare agli altri gratuitamente un po' di noi e prendere in cambio liberamente quello che gli altri ci danno.

Si chiama baratto dell'informazione, c'è chi lo fa in un modo e chi in un altro, chi dà informazioni di politica, di società, filosofia, esistenzialismo, divertimento, di se stesso insomma, e tutto serve e tutto è libero.

Baratto è una parola che andrebbe usata più spesso.

Poi, come si sa, da cosa nasce cosa, si confrontano le idee, ci si trova in disaccordo su qualcosa e in accordo su altre cose.

E tra il dire e poi il fare, ci può essere di mezzo il mare, o l'autostrada, o lande e terre emerse, boschi e praticelli, non c'è cazzi, se c'è la volontà, il fare arriva sempre.

E questa voglia di fare è contagiosa.

Perché il fare poi diventa un'epidemia, che a forza di condividere idee e pensieri, tutti si viene contagiati, e chi ci mette una cosa e chi ce ne mette un'altra, vengon fuori delle robe da impallidire, per la loro enormità.

Così, quando per un motivo, quando per un altro, e quando condividi quello e quell'altro, sostituisci il termine LAMENTARE con il termine FARE e vengono su dei progetti, che io, quando ho visto Pierluigi Paoletti, un po' mi sono emozionata, che fino a quel momento poi l'avevo solo letto nel suo sito.

E insomma menala che ti rimenala, si forma questo gruppo di persone che ci mette dentro l'anima nel far le cose per gli altri, gratis. Che io, se proprio proprio devo essere sincera, a parte che diffondere il pensiero di Paoletti ovunque potessi, c'ho fatto pure una lezione a scuola con un suo articolo, non ho poi fatto molto.

Ho fatto un po' la cavia con le prove del sistema informatico, che mi han detto te che c'hai fantasia, siccome dobbiamo fare un test ad un sistema informatico, ti devi mettere lì e trovare i luoghi più strani e inventarti le professioni più strane. Ora, ecco al massimo dello sforzo, mi son spacciata per un venditore di kebab (che dovevo inventare anche il nome).

Però poi, giuro, ho dato tutto il mio appoggio e rinunciato a cene e passeggiate.
Ho asciugato qualche fronte anche, e portato qualche caffé, che fa sempre piacere.
Ma l'appoggio, quello ce l'ho messo tutto.

E continuerò, anzi mi attiverò veramente e finalmente, che ora inizia la parte più divertente: la diffusione.

Però, ecco in sostanza, indipendenti dal sistema, ci son persone che si son fatte un culo così per fare questo progetto.

Insomma: SI PUO'.

Morale della favola: se si crede in qualcosa si può fare. Basta arrotolorasi le maniche e iniziare.

Abbasso il sistema e chi ci vuol far credere di essere schiavi intrappolati che non si può più far nulla.

Se vogliamo SI PUO'.

Si inizia: con il progetto Arcipelago SCEC.

domenica 31 agosto 2008

La Res Publica ed il Super Eroe


Rudimentali elementi semplificati di privatizzazione,
ovvero quando l'ingegno non serve, ché tanto noi siam stupidi.

Come si privatizza la cosa pubblica (la ResPublica, Repubblica).

1 . detrarre tasse su tasse dagli stipendi dei cittadini, per la cosa pubblica;

2 . costruire numerose infrastrutture, sotto nome di cosa pubblica;

3 . mettere a capo della cosa pubblica qualcuno che segua tutto, eccetto che il buon senso;

4 . far fallire la cosa pubblica;

5 . dare l'allarme che la cosa pubblica sta fallendo e che sono a rischio migliaia di posti di lavoro;

6 . convincere i cittadini che solo un super eroe potrà salvarci;

7 . arrivo del super eroe, che pur di salvare la cosa pubblica, dice che bisogna venderla a prezzi stracciati;

8 . il super eroe logicamente compra la maggioranza delle azioni della cosa pubblica a prezzi stracciati, il resto ai suoi amici;

9 . il super eroe si vanta di aver salvato la cosa pubblica;

10 . noi continuiamo a pagare le tasse per una cosa pubblica;

11 . di fatto: abbiamo costruito una cosa pubblica, continuiamo a pagare per una cosa pubblica, per usare questa cosa pubblica dobbiamo pagare, anche se quella cosa che era pubblica, cioè nostra, non lo è più;

Di fatto siamo stati derubati, ma dal 6° punto in poi ci convincono dell'esistenza del super eroe e della sua bontà.

Esercizio 2: sostituire il termine cosa pubblica con: Trenitalia, Autostrada, Alitalia, etc. etc.

lunedì 25 agosto 2008

Fottitura al cervello. Ricetta per 8 o più persone, poi basta il passa parola.


Come ci fottono il cervello.

E' molto semplice : se quelli del potere vogliono qualcosa, non ce lo dicono in faccia, son più stronzi loro, ci fottono il cervello, così almeno facciamo quello che vogliono loro.

Un esempio :

se per esempio devono fare un appalto a un amico che vende lampioni verdi e quindi vogliono mettere i lampioni verdi (anche se non servono a un cazzo o fanno male alla salute, per esempio) in tutte le città d'Italia, ecco quello che fanno:

a . iniziano a dire che la luce verde fa bene alla salute e ci fanno un sacco di pubblicità e trasmissioni;

b . i prezzi delle luci verdi vanno alle stelle, vanno di moda, tutti i vip ce li hanno e anche la casalinga di Altopascio ce l'ha e non può più farne a meno;

c . iniziano a pubblicare studi serissimi in cui sostengono che le luci verdi proteggono dalle malattie, i medici iniziano a prescrivere sessioni di luci verdi;

d . iniziano a far vedere che delle persone muoiono perché non hanno usato le luci verdi;

e . iniziano a raccontar tragedie che le luci verdi avrebbero potuto evitare;

f . iniziano a dire se c'eran le luci verdi questo non succedeva;

g . se c'eran le luci verdi si evitava tutte le tragedie;

h . gli opinionisti iniziavano a fare manifestazioni per avere le luci verdi;

i . tutta la gente vuole le luci verdi.

Nel frattempo però nessuno si è preoccupato di cercare informazioni sulle luci verdi,

che se poi per esempio sbuca fuori che le luci verdi fanno male alla salute
son cazzi nostri, perché le luci verdi le abbiam volute noi.

Quindi per evitare di prendere abbagli, BISOGNA CERCARE UN SACCO DI INFORMAZIONI, IL PIU' POSSIBILE, LEGGERE TANTO E TUTTO, prima di dire sì o no alle cose.

Esercizio n.2 : sostituire il termine luci verdi con termovalorizzatori, vaccini, esercito per le strade ...

mercoledì 20 agosto 2008

da Gli Sfoghi di Una Cittadina Qualunque

Mi devono spiegare una cosa a me, i signori commercianti, di come funzionano i numeri.

Ché la matematica non è mai stato il mio forte, ma fino ad ora all'incirca, almeno nelle operazioni base, credevo di averci capito qualcosa.

Ma sono andata a comprare una camicetta che era in uno scaffale che c'era scritto QUI TUTTO AL 50% di sconto. La camicetta aveva il prezzo a 90 euro, così mi son fatta due conti e il risultato faceva 45, ma quando sono andata a pagare era 54 euro.

Poi siccome c'era una oreficeria che chiudeva e c'aveva un anello in acciaio che mi piaceva tanto e c'era scritto ANELLI TUTTI A 10 EURO, ho fatto il diavolo a quattro per trovare la mia misura che c'ho le dita magre io e la commessa mi ha pure detto che culo che di questo tipo qui son rimaste solo le misure piccole, ma quando sono andata a pagare eran 40 euro.

Che poi siccome ero a scuola, che c'avevo lezione di mattina e pomeriggio e non ce la facevo al tornare a casa che son 78 chilometri, son passata di fronte a un ristorante che c'aveva scritto all'ingresso PRIMO E BEVANDA 5 EURO e mi son detta, per oggi invece che il pezzo di pizza di plastica a 3 euro mi tratto bene, che sono entrata ma ho preso un'insalata che la cameriera mi ha detto che andava bene lo stesso e una bottiglia d'acqua, ma quando sono andata a pagare eran 10 euro.

lunedì 11 agosto 2008

La svolta

A me, il mondo, è sempre sembrato un posto strano. Forse il mio carattere schizoide non mi permette di avere un contatto diretto con la realtà materiale. La mia mente non si accontenta o forse non si fida del mondo così come appare. Oppure, esiste dell'altro. Una realtà più complessa dove il bene e il male, lo spirito e la materia si scambiano degli influssi.

Cosa sta succedendo nel mondo in questi nostri tempi ? Secondo la mia intuizione siamo arrivati ad un punto di svolta. Quello che vediamo è l' estremo tentativo di un gruppo di uomini e donne, venduti al male, di garantire la propria sopravvivenza in un mondo che sta raggiungendo un livello di coscienza sempre più elevato. Dove i soliti trucchi non funzionano più come una volta.

Certo, è possibile dare una spiegazione meno esoterica, meno simbolica ai fatti dei nostri tempi. Sarebbe possibile, ma vuoto di significato. Sento, sentiamo credo, il bisogno di essere in contatto con qualcosa di più grande di noi. Il consumismo ci ha portati ad avere una casa piena di beni inutili, poco tempo per noi stessi e gli altri, infelicità personale ed a perdere il contatto con la nostra anima e con Dio. Chi ci voleva schiavi si trova ugualmente in gabbia. Una gabbia fatta di strumenti finanziari, banche piene di gente avida, illusa e incapace di avere una visione spirituale del mondo.

La magia nera si è rivolta contro gli stregoni del male. Come ci ha insegnato la filosofia orientale : il male è fondato sulla negazione, non può fare altro che distruggere se stesso. Stiamo assistendo ad un gioco dove i poteri forti puntano somme sempre più alte per recuperare ciò che hanno già perduto. Non hanno tempo, i loro SIV, CDO e altre diavolerie finanziarie stanno bruciando nelle loro mani.

La riunione del gruppo Bilderberg (vedi qui) anche conosciuto come i “camerieri del potere” sarà stata un po' più nervosa del solito. Hanno già capito che la situazione è critica. Se la attuale crisi è stata pilotata sono davvero intraprendenti e rischiano grosso. Se la crisi è fuori controllo, cercano un modo di uscirne ancora con qualche potere. Secondo me, stanno per giocare il tutto per tutto.

Il bene vincerà nel modo più elegante, quasi senza combattere, vedrà il male strozzarsi con la corda che voleva usare per legarci.

domenica 10 agosto 2008

Fascismo prossimo venturo


Siamo molto vicini, un mese o due, forse entro la fine del 2008. L'attuale sistema economico sta per essere sostituito. Non avremo una classica crisi, ma un cambio di sistema.
Il primo passo sarà la distruzione di tutte le nostre certezze.

Ciò che è illegale sarà proposto come l'unica alternativa : guerra, truffa, inganno. La legge sarà accantonata e la costante emergenza ci verrà sbattuta in faccia. La Georgia e l'Iran saranno l'oggetto delle notizie dei media corrotti nelle prossime settimane e mesi. Il crollo finanziario americano farà da sottofondo alle novità belliche.

Gli Stati Uniti d'America, Israele, Inghilterra, Francia ed altri attaccheranno l'Iran, forse con armi nucleari, perché non hanno più soldati e mezzi a disposizione.
Il motivo : causare un caos mondiale e spargere la paura e la crisi.
Le persone, così, saranno colpite e accetteranno le nuove regole imposte dal potere forte costituito da banche e società segrete.

Cosa vogliono ? Vogliano il controllo totale della società umana tramite l'economia e un fascismo mondiale.

Cosa farà la Russia ? Attaccherà la Georgia e prenderà il controllo della regione. L'attacco all'Iran diventerà un vero e proprio caos mondiale. Il petrolio salirà a cifre altissime, l'economia americana crollerà. L'Iran reagirà all'attacco illegale e causerà grande perdite agli americani. L'Iraq, l'Afghanistan vedranno un aumento della resistenza militare e le forze americane e alleate subiranno grande perdite. La situazione militare andrà fuori controllo. Le notizie cominceranno ad arrivare alle popolazioni del mondo che reagiranno rifiutando la guerra. Crescerà la rabbia dei cittadini americani per la crisi economica. L'Europa inizierà a riflettere sulle conseguenze della guerra. Proteste e disordini saranno continui negli USA e in alcune parti dell'Europa. Polizia e esercito saranno per le strade. Nuove leggi economiche e sociali verranno proposte e approvate immediatamente dai congressi dei diversi paesi. A questo punto il fascismo è al suo posto. Cosa accadrà allora ?

La Russia non accetterà l'attacco all'Iran e attaccherà la flotta navale anglo-americana. Sarà l'inizio della fine per l'occidente come conosciamo. Il sistema economico sarà basato su una nuova moneta del Nord America e sull'Euro. Sarà introdotto l'obbligo della moneta elettronica. I cittadini non potranno più essere liberi dalle banche.

I prossimi giorni sono importanti per verificare se questo scenario potrà materializzarsi.

Ipocrisia


Siccome sembra che la sopravvivenza della vita non sia più legata all'istinto di conservazione della specie, ma al vile denaro, quante vite si salverebbero con la stessa cifra usata per ammazzarle?

giovedì 7 agosto 2008

Da rileggere tra qualche mese

Come con una sfera di cristallo.

Una voce ufficiosa mi ha detto che è quasi pronto il vaccino contro la meningite di una nota casa farmaceutica.

Se tra poco i giornali, i telegiornali e la tv inizieranno a diffondere notizie su numerosi casi di meningite ed a far vedere immagini e/o storie strazianti di reduci dalla medesima malattia,

sapremo che non è vero e che si tratta solo di pubblicità -per la nota casa farmaceutica.

martedì 22 aprile 2008

Crisi finanziaria


Le menti malate dei banchieri, i leader mondiali, sono arrivate alla loro ora di auto-riferimento estremo. Un vero e proprio 'loop infinito', per dirla come i programmatori, che sta per bloccare qualsiasi tentativo di azione.


La finanza, questa astrazione dalla realtà, si trova a dover risolvere un problema causato dalla sua stessa logica del dominio, del possesso e della schiavitù.


La filosofia perenne attribuisce valore a ciò che viene conquistato con il lavoro onesto, l'arte, l'altruismo, la qualità, il rispetto della vita e dell'essere umano.


Ha valore quello che l'uomo fa, diretta o indirettamente, in beneficio di altri uomini. Ha mercato ciò che, in qualche modo, serve al bene della comunità.


Il valore può essere diverso secondo la natura dell'oggetto: una sedia, un torta, un brano musicale, un servizio di riparazione o un quadro hanno tutti un valore che viene percepito secondo la sensibilità ed il bisogno dei soggetti.


Una mente sana vede la realtà e la concretezza del valore delle cose , siano esse oggetti o azioni compiute.


Quantificare il valore in una scala numerica è stabilire un prezzo.


Valore e prezzo sono cose molto diverse. Il valore viene dalla coscienza dell'importanza di qualcosa; il prezzo è un numero, semplice concetto aritmetico. Il valore può essere sentito nel cuore, capito dalla mente; un prezzo può essere scritto su un foglio di carta o inserito in un computer ed è solo una rappresentazione.


Una mente offuscata confonde valore e prezzo; una mente malata vede solo il prezzo.


Cosa è la finanza se non una astrazione dalla realtà? Un continuo manipolare di prezzi, di operare aritmeticamente con queste quantità? Dov'è il sentire umano di un valore?


Oggi la finanza è in crisi, le banche sono insolventi. Questo vuole dire che i numeri disponibili sono in predominanza negativi. Il loro operare aritmetico è diventato un gioco con numeri minori di zero. Cosa molto seria per una mente che ignora il valore e vede solo il prezzo. I numeri negativi sono schiavizzanti quando applicati al mondo naturale: rappresentano un debito.


Avere un pane con “segno negativo” davanti, significa dover dare via qualcosa che non abbiamo. Un vero e proprio controsenso per una mente sana e ordinaria, ma non per la mente di un banchiere.


Chi vive nel mondo naturale, sa che sotto lo zero non si può andare: qualcosa o c'è o è assente. Mettere un segno negativo davanti a una cifra significa ipotecare il futuro di qualcuno, rendendolo non più libero, ma compromesso.


Sovrapporre l'aritmetica dei banchieri alla realtà causa un apparente paradosso, un problema.


La moneta “negativa” cioè, il debito, non può essere associata con qualcosa di reale, ma serve solo a vincolare ed a schiavizzare l'uomo.


La soluzione non si trova sul piano del problema, ma al di sopra di esso. L'errore è cercare di dare valore a ciò che non esiste nel presente ma, forse, in un futuro.


Speculare è dare valore a qualcosa di inesistente.


Allo stesso modo, essere creditore è ricavare qualcosa di un tempo che non esiste realmente: il futuro.


Come finirà la crisi?


Il mondo della finanza è un sistema chiuso in se stesso. Numeri, prezzi, soldi, operazioni aritmetiche in un girare continuo. Ci sarà la completa dissociazione dalla realtà, i prezzi, i soldi saranno visti per quello che sono : numeri nei computer e sui fogli di carta.


I banchieri, con le loro menti malate, senza poesia, resteranno a guardare un mondo fatto di terra, aria, sole, lavoro, cibo, ma anche di emozioni, sentimenti e coscienza.


Un mondo complesso che le loro addizioni e sottrazioni non sfiorano minimamente.

volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.