
A mio padre
colto da pigrizia senile e dal morbo della pensione.
Eppur mi scrivevi: ho ancora le lettere da quand'ero una infante (in cui mi promettevi un tappeto volante – che non ho mai avuto) a quand'ero adolescente (in cui mi minacciavi per la scarsa igiene in cui versava la ns abitazione – che mi ha dato robusti anticorpi).
Ma ora taci. Taci. Tacerai tra mill'anni, non ora.
Lascia che la parola si impossessi di te!
Foss'anco solo per ricordarmi la maglietta della salute.
Minaccia numero 1 – Qualora perduri il silenzio mi vedrò costretta a postare una delle tue peggiori fotografie.