domenica 31 agosto 2008

La Res Publica ed il Super Eroe


Rudimentali elementi semplificati di privatizzazione,
ovvero quando l'ingegno non serve, ché tanto noi siam stupidi.

Come si privatizza la cosa pubblica (la ResPublica, Repubblica).

1 . detrarre tasse su tasse dagli stipendi dei cittadini, per la cosa pubblica;

2 . costruire numerose infrastrutture, sotto nome di cosa pubblica;

3 . mettere a capo della cosa pubblica qualcuno che segua tutto, eccetto che il buon senso;

4 . far fallire la cosa pubblica;

5 . dare l'allarme che la cosa pubblica sta fallendo e che sono a rischio migliaia di posti di lavoro;

6 . convincere i cittadini che solo un super eroe potrà salvarci;

7 . arrivo del super eroe, che pur di salvare la cosa pubblica, dice che bisogna venderla a prezzi stracciati;

8 . il super eroe logicamente compra la maggioranza delle azioni della cosa pubblica a prezzi stracciati, il resto ai suoi amici;

9 . il super eroe si vanta di aver salvato la cosa pubblica;

10 . noi continuiamo a pagare le tasse per una cosa pubblica;

11 . di fatto: abbiamo costruito una cosa pubblica, continuiamo a pagare per una cosa pubblica, per usare questa cosa pubblica dobbiamo pagare, anche se quella cosa che era pubblica, cioè nostra, non lo è più;

Di fatto siamo stati derubati, ma dal 6° punto in poi ci convincono dell'esistenza del super eroe e della sua bontà.

Esercizio 2: sostituire il termine cosa pubblica con: Trenitalia, Autostrada, Alitalia, etc. etc.

Berluscone : risolto il conflitto d'interessi.


Dopo essersi appropriato del calcio, dell'editoria, della stampa, delle tivù, delle autostrade, delle ferrovie, delle comunicazioni, dell'industria, dell'immunità, del governo e dell'opposizione, gli mancava solo l'Alitalia.
Ma finalmente avrà anche quella: al momento non ha più conflitti sulla priorità dei suoi interessi.

sabato 30 agosto 2008

In cerca di guai

De Telegraaf, giornale olandese, afferma che spie dei servizi segreti olandesi, infiltrate nelle legittime installazioni nucleari iraniane, sono tornate in patria per mettersi in salvo. Si teme un attacco americano e israeliano a sorpresa contro l'Iran.

Dopo il fiasco dei consiglieri americani e israeliani in Georgia, Bush e i suoi padroni, non paghi dalla guerra in Iraq e Afganistan, vogliano mettersi ancora nei guai. Ovviamente, siamo tutti minacciati da una guerra che non può essere fatta senza armi nucleari. La ragione è semplice : le installazioni iraniane si trovano a centinaia di metri sotto la superficie, ben protette da armi convenzionali.

La foto in testa a questo post descrive come vedo l'amministrazione americana con il suo maniacale e irrazionale militarismo.

venerdì 29 agosto 2008

La prova che la Genialità esiste.

La Genialità dell'Organizzazione Scolastica

Collega di lavoro L. ed Io.

L. ed Io : stesso curriculum, stessa specializzazione e stessa abilitazione alla professione.

Stessa cattedra, stesso ordine e tipologia di scuola.

Residenza :
L. : Castelnuovo di Garfagnana,
Io : Lucca centro.

Assegnazione scolastica :
L.: Lucca centro;
Io: Castelnuovo di Garfagnana.

Lucca - Castelnuovo Garfagnana : 100 Km ca. andata e ritorno, strada montana, obbligo catene a bordo, soprattutto per mezzi pesanti, tanti, possibilità di formazioni di ghiaccio e probabile attraversamento animali, capre sparse, rallentamenti dovuti a trattori, tipologia media di guidatori: quelli appena scesi dal trattore.

Rimborso spese : NO, non siamo parlamentari.

Scambio scuola : NON ATTUABILE.

Scambio documenti : NON FATTIBILE, diversa stazza, corporatura, sesso e colore.

Prospettive : ci saluteremo andando in su e giù.

giovedì 28 agosto 2008

Quando si dice sfiga


Ci son certi momenti della vita in cui, pur di contenere l'ansia di un'attesa, scongiuri la sfiga, pesando come potrebbe andare nella peggiore delle ipotesi,

E son proprio quelle ipotesi, che fanno capire quanto siamo limitati, noi, di fronte l'universo,

Che ha sempre di riserva qualcosa di peggiore, lui, della peggiore delle ipotesi.

mercoledì 27 agosto 2008

Ettorex - Sesta Parte - Quel giorno che mi ruppi il dito del piede

Quel giorno che mi ruppi il dito del piede, Ettorex se la prese mica poi tanto, anzi, trovò il suo porco guadagno.

Che in fin dei conti, lui, son riuscita a tirarlo su bene, io : in base ai miei ideali di libertà, di indipendenza ed ottimismo, e soprattutto nel trovare il lato positivo anche nel lato peggiore delle cose.

Come quel giorno lì, che mi ruppi il dito del piede e che persi un sacco di sangue, e che mi dissi ora muoio dissanguata ed Ettorex, per sopravvivere, dovrà mangiare i miei resti.

Era un periodo che mi ero messa in testa che le percussioni attivassero in me un qualche istinto primitivo e ancestrale, un qualcosa che mi facesse sentire più natura e meno condizionamenti.

Avevo anche un'amica che la pensava così, ma lei diciamo che forse era più estrema di me: aveva lasciato la facoltà di Scienze Politiche per ritirarsi in un casolare nella campagna sperduta e allevare animali; adesso c'ha ripensato, si è laureata, vive in appartamento in centro e dirige un hotel.

Ma in quel tempo lì ancora non era così, e con altri amici ci riunivamo in un bel gruppone e possibilmente in mezzo ai prati, che dopo tante notti a filosofeggiare sull'istinto primordiale e sulla Birra Moretti, mentre Ettorex mi scorrazzava intorno, ci venne in mente che mi avrebbero regalato un djambé: a me, che ero l'unica che poi fondamentalmente cercava la coerenza.
No, c'è ne era anche un altro, che ora fa il ballerino di professione e si è rifatto anche il naso, ma c'ha sempre un bel culo. Che una volta, siccome voleva farla finita con la corrente elettrica, gli elettrodomestici, la schiavitù industriale e l'acqua calda, prese in affitto un monolocale senza luce, senza elettrodomestici e acqua calda, solo che sbagliò il periodo che era inverno, si prese la polmonite e fu anche portato all'ospedale, ed ora è quel che è, che manco lo vedo più, quasi.

Ecco quel djambé lì, alla fine, era abbastanza corposo, abbastanza grosso, abbastanza robusto, abbastanza ingombrante, molto pesante, che un giorno mi cadde su un piede e mi ruppe il dito, alla faccia dell'istinto ancestrale.

Mi tagliai anche le sanguignee carni, sì che flotti di sangue annebbiarono la mia vista, tanto da costringermi ad urlare. Cazzo urlo, dissi poi, che in casa son sola.

C'era solo Ettorex, che allora scoprii essere più curioso della pettegola più pettegola del paese, la quale soffriva anche di insonnia, e che di giorno e di notte, qualunque ora fosse, se sentiva un rumore si affacciava, e dato che tante volte a far quel rumore ero quasi sempre io...

Ettorex, da buon borghese appesantito quale era diventato, in barba alle sue bassissime origini, si avvicinò lentamente, mi guardò bene, annusò tutto con precauzione e non trovando il mio sangue di suo gradimento, si allontanò, anche un po' disgustato, che fra sé e sé, son convinta, disse anche tanto rumore per nulla.

Indi io, zoppicante e dilaniata dal profondo dolore, mi gettai giù per le scale e poi nella strada del paese a cercar gente, a chieder aiuto (Ettorex credo dormisse già sul divano a quel punto).

Così fui soccorsa da un emerito vicino, a cui devo molte cose (un cd, due libri, un tavolinetto e 3 fiaschi di vino), che mi portò al pronto soccorso, e lì, tra code, bollini, codici, dichiarazioni, si metta in sala d'aspetto, la chiamiamo noi, ma cazzo, ma mi fa male, signorina deve aver pazienza, ci son prima cose più gravi, se vuole un antidolorifico, ma tanto deve aspettare lo stesso, ci passammo tutto il pomeriggio e mezza serata.

Ettorex, son convinta, iniziò a preoccuparsi solo verso l'ora di cena.

Ma dato che, come premesso, lo avevo abituato all'indipendenza ed all'ottimismo, vide bene di saziare il suo appetito famelico, con quel che si poteva : una buona mezza fetta della pelle del mio djambé.

Che avevo ben da lambiccarmi il cervello io, quando tornai a casa e andai sul luogo del delitto, che quella parte della pelle che mancava, mi chiedevo, come avrà fatto a spaccarsi di netto, così? E l'altra parte, dove sarà finita? che mica è esplosa?

La risposta mi fu prontamente fornita dal mio fedele amico, quando con una dignitosissima nonchalance venne a prendersi, scodinzolante, ma che secondo me era un surrogato del fischiettio, anche l'altra parte per lo spuntino notturno.

E lì, mi incazzai, neh?, che dico a parte il fatto che ti fa pure male, che chissà con che l'hanno trattata quella pelle lì, che manco sai di che animale è, ma poi, dico, sei proprio un porco.

Divino! Che c'ha delle espressioni, che son proprio umane, Ettorex.

martedì 26 agosto 2008

Democrazia - primo giorno


Denver, USA. Polizia contro i cittadini che manifestano in un centro civico durante la convenzione nazionale democratica (DNC). Il getto diretto agli occhi è di liquido al peperoncino. E' questo il condimento più di moda nella terra della libertà per dare sapore al diritto di esprimere la propria opinione.

Medicinali, in abbondanza.

Che Paolo Nori, a un certo punto del suo libro I Quattro Canni di Pavlov, che è già la seconda volta di fila che lo leggo, ché lo amo io, quell'uomo lì, ha detto che ogni inizio di Secolo ha le sue manie e che in questo inizio del Secolo, noi abbiam la mania dei medicinali.

Che questa frase qui mi ha fatto riflettere molto, a me.

Che alla fine è vero, a rifletterci bene.

Che siamo tutti un po' psicotici per le medicine, che basta fare una ricerca di mercato che in una sola via, di farmacie, ce ne son sette o otto.

Che delle volte io, quando non so che fare, mi metto a sedere con la scatola dei farmaci in mano, che faccio la cernita, dico.
Che mi metto a controllar le scadenze, che magari c'ho i rimasugli di qualche malattia fa e li butto via se son scaduti.

Che lì per lì, il dottore, quando ci vado e gli dico mi fa male qui, lui mi dice allora prendi queste pasticche, 1 al dì per 5 giorni.
E allora io vado in farmacia e compro le pasticche, che però nella confezione mi accorgo che ce ne son 20 di pasticche, e così me ne avanzano 15.
Che allora mi dispiace buttarle via, che non son per lo spreco io, e dico che magari posson sempre servire di nuovo, anche se spero di no.

Che una volta, tanti anni fa, che mi è sempre piaciuto viaggiare a me, sono andata a Bali, in Indonesia, quando ancora non c'eran gli alberghi che ci son ora, che li stavan costruendo allora, quando ci sono andata io.
Che la gente dice che è in uno di quei posti che son sottosviluppati, ma che secondo me, invece, son più intelligenti.

Che quella volta lì che ci andai, che ci son stata tanto, che allora ero giovane e certe cose me le potevo permettere, mi ricordo a un certo momento c'avevo bisogno delle medicine che mi faceva male qualcosa, e che sono andata in farmacia e mi han detto quante pasticche ti servono, 1 al dì per 5 giorni, son 5, me ne servono 5, e me ne dettero 5.

Che quelli lì che chiaman sottosviluppati, allora secondo me son più intelligenti, che con quella confezione lì da 20 ci potevan star bene 4 persone che gli servivan 5 pasticche, invece che una sola che poi ne buttava via 15, di pasticche.

Le ForSe dell' Ordine


Per una volta, vorrei testimoniare a favore delle ForSe dell'Ordine e della Tutela del Cittadino.

Che devo dire che ultimamente, se ne vedono molti in giro di ForSe dell'ordine, e che secondo me gli fa bene un po' di movimento, che prima a star tutti sempre in ufficio hanno messo su tutti la pancia, che si vedono dei fisici, che riescono a far perdere anche il fascino alla divisa.

Allora, la mia amica G., l'altra sera, era in macchina con il suo amico C., che non facevan quelle cose, che oramai c'han la mia età e quelle cose, quando possono farle, preferiscono il letto alla macchina, che è più comodo ed è meno deludente, soprattutto quando scopri che quello c'hai in mano è il cambio delle marce.

Insomma, mentre eran lì che parlavano, si avvicina uno, che sembrava, mi han detto, un po' mezzo di fuori, e inizia a urlare e a dargli fastidio, che loro gli han pure detto ma vaffanculo, hanno messo in moto e se ne sono andati.

Ma quello messo male, che siccome c'aveva il motorino li ha seguiti e al semaforo, che era rosso e loro si son fermati, si è avvicinato ed ha continuato a urlare, che loro a lui vaffanculo non glielo dovevano dire.

Che allora la G., che anche se è una donna c'ha due palle così, ha detto ora scendo che mi hai rotto i coglioni, e poi è sceso anche il C., che non c'ha due palle così, ma è comunque molto grosso, che han ripetuto che ora aveva rotto i coglioni davvero, che son di poche parole il C. e la G..

E insomma dice, han fatto gente e qualcuno ha chiamato i carabinieri. Che il tipo in motorino allora se n'è andato e gli hanno chiesto al C. e alla G. che volevano fare, che se volevan potevan far denuncia.

E il C. e la G. che non volevano rotture di coglioni, han detto anche no, che facciamo anche finta di niente.
Però, gli han detto che comunque per sbrigare la burocrazia dovevano firmare un verbale e che dovevano andare in centrale che tanto era lì vicino.

Che allora a quel punto, han detto serata di merda per serata di merda, che son di poche parole, andiamo in caserma.

Che allora è arrivato uno che gli ha detto che se volevan fare denuncia era meglio di no. Che quello del motorino lo conoscevano loro, che forse era anche agli arresti domiciliari, ma che era un giro di gente brutta. Che poi se facevan denuncia venivano fuori un sacco di beghe, e alla fine ci andavano di mezzo il C. e la G. che quelli di quel giro, se si incazzavano potevano fargli anche del male, poi, tipo danni alla macchina o picchiarli, anche.

Dalla Serie : la Tutela del Cittadino.

lunedì 25 agosto 2008

Un altro esempio

Fonte : radio di Alex Jones www.infowars.com

Dice che in America un'insegnante ha trovato una telecamera nascosta in classe, dentro una placchetta della spina della corrente.

Giustificazione non plausibile : controllare per eventuali furti.

La gente in Italia, son sicura, dice Sì, che ci vuole più controllo in questo mondo barbaro.
Dove son tutti ladri e cattivi.

Io come insegnante dico di no, e lo dico subito, neh, che mi sentirei privata della mia LIBERTA' DI INSEGNAMENTO.

Che poi finisce che se insegni certe cose va bene, altrimenti via. Caput, raus.
Basta leggere due o tre cosette sui regimi dittatoriali per capirlo.

Tanto per fare un esempio.

Tanto per fare un esempio di quello che ho scritto sotto.

Oggi.

Titolo di giornale : LATINOAMERICANO RUBA OROLOGIO A UN TURISTA

Articolo : a un turista gli han fottuto l'orologio, lui ha fatto la denuncia e nella denuncia ha detto che FORSE quello che gli ha rubato l'orologio gli pareva un latinoamericano. Che mica lo hanno trovato ancora il ladro.

Fottitura al cervello. Ricetta per 8 o più persone, poi basta il passa parola.


Come ci fottono il cervello.

E' molto semplice : se quelli del potere vogliono qualcosa, non ce lo dicono in faccia, son più stronzi loro, ci fottono il cervello, così almeno facciamo quello che vogliono loro.

Un esempio :

se per esempio devono fare un appalto a un amico che vende lampioni verdi e quindi vogliono mettere i lampioni verdi (anche se non servono a un cazzo o fanno male alla salute, per esempio) in tutte le città d'Italia, ecco quello che fanno:

a . iniziano a dire che la luce verde fa bene alla salute e ci fanno un sacco di pubblicità e trasmissioni;

b . i prezzi delle luci verdi vanno alle stelle, vanno di moda, tutti i vip ce li hanno e anche la casalinga di Altopascio ce l'ha e non può più farne a meno;

c . iniziano a pubblicare studi serissimi in cui sostengono che le luci verdi proteggono dalle malattie, i medici iniziano a prescrivere sessioni di luci verdi;

d . iniziano a far vedere che delle persone muoiono perché non hanno usato le luci verdi;

e . iniziano a raccontar tragedie che le luci verdi avrebbero potuto evitare;

f . iniziano a dire se c'eran le luci verdi questo non succedeva;

g . se c'eran le luci verdi si evitava tutte le tragedie;

h . gli opinionisti iniziavano a fare manifestazioni per avere le luci verdi;

i . tutta la gente vuole le luci verdi.

Nel frattempo però nessuno si è preoccupato di cercare informazioni sulle luci verdi,

che se poi per esempio sbuca fuori che le luci verdi fanno male alla salute
son cazzi nostri, perché le luci verdi le abbiam volute noi.

Quindi per evitare di prendere abbagli, BISOGNA CERCARE UN SACCO DI INFORMAZIONI, IL PIU' POSSIBILE, LEGGERE TANTO E TUTTO, prima di dire sì o no alle cose.

Esercizio n.2 : sostituire il termine luci verdi con termovalorizzatori, vaccini, esercito per le strade ...

A.A.A. Cedesi Utero in Affitto in India


L'Utero in Affitto in India è l'ultima moda.

Occhio che stanno iniziando a PUBBLICIZZARLO.
Quindi tenteranno a tutti i costi di farcela passare come una costa buona e giusta. Amen.

Per chi non si è già incazzato nel 2002, quando la possibilità di affittare il proprio utero è diventata legge nei paesi dell'Asia, può farlo adesso.

AVVISO IMPORTANTE : non farsi abbindolare da chi dice che l'utero in affitto nel paesi indiani è un'opera di carità.

Che siccome qui in Italia non si fanno scherzi e la procreazione dipende da dio, che se vorresti dei figli, ma hai un qualcosina nel tuo apparato che non funziona, allora niente, non puoi fare figli che è proibito dalla legge divina.

Allora che hanno fatto, quei luminari dell'umanità, c'hanno fatto un mercato vero e proprio, un mercato fatto di guadagni, agenzie turistiche, pacchetti tutto incluso con l'albergo e sfruttamento delle donne indiane.
Che queste donne dice che pur di mandare i loro figli a scuola e per farli mangiare, si fanno inseminare e fanno i figli per i ricchi dell'occidente, che poi prendono il figlio che ha tenuto 9 mesi nella pancia la donna indiana e glielo portano via, senza nemmeno metterci il suo nome nel certificato di nascita.
E che le donne giovani indiane accettano volentieri per una questione di soldi, ma che poi si ammalano e i loro corpi e psiche c'hanno un sacco di problemi.

Spese per la coppia : 30 mila dollari, volo, albergo e clinica tutto incluso, circa 19.500 euro.

Guadagno per la donna indiana : 300 mila rupie - circa 4.900 euro.

Questa è una cosa abominevole. Mentre ci sarebbero tante altre strade molto più dignitose per far contenti tutti.

Ma lo fan passare come un'opera di bene, che dice nell'intervista due che hanno comprato UN FIGLIO così, che un po' ci hanno pensato un po' su, ma poi hanno deciso di sì così AIUTAVANO la donna indiana ed i suoi figli in cambio del suo utero.

CI SONO ALTRI MODI. RICORDIAMOCELO. RICORDIAMOLO.

Che siamo arrivati alla BESTIALITA'
(che son così iena oggi, che mi sento in contraddizione)


Punto

Punto.
Sintesi della giornata.

Che vorrei dirgli a quei ragazzi che c'hanno i cani feroci e li portan sciolti per la strada e li aizzano contro gli altri cani e questi cani sciolti poi vanno a mordere gli altri cani e gli portano via un orecchio e forse un occhio (che ancora non si sa perché è tutto gonfio), che VADANO AFFANCULO. Punto.

Ecco gli vorrei dire a quei ragazzi lì che se la prossima volta ci sono anch'io in una situazione del genere, IO li azzanno, gli strappo le orecchie e forse gli porto via anche un occhio, a quei ragazzi lì.

Che i cani son cose delicate, che non si ABBANDONANO, non si PICCHIANO, non si MALTRATTANO.
Che anche loro c'hanno dei sentimenti e delle sensazioni e se non c'eran loro noi uomini forse a quest'ora non c'eravamo nemmeno, che eravamo diventati tutti isterici.

Che dice che l'uomo nella preistoria ha imparato a dormire dai cani.
L'uomo non è scisso dalla natura, cazzo.
Che la natura, gli animali, gli esseri viventi, tutti cazzo, siamo legati l'un l'altro e ci dobbiamo portar rispetto, e ci vuol poco a capirlo, anche se ci insegnano tutto il contrario, basta appena un pochino di cervello.

Che il cane selvatico andava dietro gli insediamenti umani, quando l'uomo era nomade, per mangiare i rifiuti che l'uomo lasciava.
E quindi il cane selvatico quando si avvicinava qualcuno all'insediamento dell'uomo abbaiava. Che poi il cane selvatico e l'uomo hanno fatto amicizia.
Così la notte, quando l'uomo dormiva, c'era il cane selvatico a controllare tutto, e l'uomo dormiva più tranquillo.
E siccome il sonno era più tranquillo, che l'uomo si diceva fra sé e sé, posso star tranquillo che se succede qualcosa il cane abbaia, l'uomo ha potuto sviluppare il cervello, che il sonno è necessario per un sacco di cose nell'uomo.

Ecco allora i CANI vanno rispettati. Punto.

Che oggi volevo scrivere anche su Paolo Nori, sull'ORRORE dell'utero in affitto, sui medicinali e su come ci fottono il cervello. Forse dopo, che prima mi devo calmare, neh?

domenica 24 agosto 2008

Ollà ollà

In riferimento al post sotto sotto sotto
con il link del quotidiano (vedi: posto sotto sotto sotto Dubbi, molti dubbi, tantissimi dubbi),
ecco la risposta, immancabile,
della sig.ra gelmini,
a cui probabilmente hanno ricordato
Garibaldi .

Contraddistinto dal solito dilemma : cosa avran voluto dire?

Intervallo

Stamattina mi alzo : caffè - latte e biscotti.

Pranzo : apro frigorifero, burro, latte, vodka, cipolla, niente; unica soluzione : latte e biscotti.

Cena : apro frigorifero, burro, latte, vodka; apro mobile : fagioli secchi (tempo di preparazione 18 ore), collezione di pane secco, niente - latte, biscotti e vodka... per una nota esotica.

Strumentalizzazione e Paura Sociale


Oggi vagabondando per i blogs, che c'avrei tante altre cose da fare, ma non c'ho voglia

ho letto dell'indignazione della gente per quel fatto di cronaca,

che due romeni hanno bastonato, torturato, stuprato e ucciso (non so in che ordine)
quelle due persone lì, a Roma, nella tenda.

Ora io vorrei dire a tutte quelle persone
che fanno bene ad indignarsi,
che è un sano segno di umanità, partecipazione, morale, etica, etc. etc.

Ma vorrei anche dire a quelle persone,
di non farsi prendere troppo la mano da queste notizie,
che qui questi fatti orribili,
più che dovere di cronaca,

SONO STRUMENTALIZZAZIONI.

Queste strumentalizzazioni delle disgrazie,
orribili già di per sé,
conducono dritte dritte alla dittatura.

Che poi, a forza di farci paura,
si crea quella che si chiama
PAURA SOCIALE

di cui altri ben più bravi, intelligenti e preparati di me, hanno molto discusso.

Che poi si arriva a dire che è giusto avere CONTROLLI nelle città
per la SICUREZZA, che è giusto anche l' ESERCITO nelle città

e questo alla fine si chiama REGIME [e chi ha avuto la sfiga di conoscerlo da vicino sa cosa vuol dire]

Che se oggi la sicurezza ci fan credere che sia per una giusta causa,
domani potremmo anche essere noi quelli che vengon fermati, controllati, messi in stato di fermo, arrestati etc.etc.

ma non necessariamente perché facciamo qualcosa di male,
anche solo perché magari vogliamo PROTESTARE contro qualcosa di ingiusto.

Continua il post di prima, quindi va letto dopo quello di prima


E QUESTO E' SOLO L'INIZIO ...

- per chi avesse problemi a leggere dal vero queste cose che effettivamente ci vuole più fegato di un alcolista anonimo -

"

Niente reintroduzione del 7 in condotta, si tratta di una cosa diversa. “Non è un 7 in condotta, è l'introduzione alla valutazione del comportamento. È più un 5 in condotta, perchè con il 7 si viene promossi, mentre questa insufficienza fa media e nei casi più gravi viene lasciato alla discrezionalità del consiglio dei docenti prevedere la bocciatura”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, a 'Cortina InConTra' nel dibattito “Dietro la lavagna”.


“La scuola non deve essere un'appendice del Welfare, non deve avere una funzione sociale, ma deve svolgere una funzione educativa e formativa - ha continuato il ministro - Abbiamo introdotto l'educazione alla cittadinanza perché i ragazzi siano cittadini consapevoli dei propri diritti ma anche dei propri doveri e allo stesso tempo anche l'educazione ambientale, alla salute, ai corretti stili di vita e l'educazione stradale. Tutti i progetti che vanno a correggere l'attuale progetto di educazione, che non è nè condiviso nè esaustivo”.

Nella scuola bisogna "premiare il merito e introdurre una rivoluzione che è indispensabile perchè oggi c'è un livello di insoddisfazione generalizzato tra le famiglie e anche fra gli insegnanti - ha proseguito il ministro -. Occorre liberare le risorse. Oggi il 97% del bilancio del ministero viene utilizzato per pagare stipendi molto bassi. La scuola è stata utilizzata come uno stipendificio, un modo per creare occupazione".

E qui mi fermo che l'articolone continua, ed è pure lungo, ma io c'ho i conati di vomito e non voglio sporcare tutto il pc.

Dubbi, molti dubbi, tantissimidubbi

Io, questo articolo non l'ho capito.

Se qualcuno che passa, cortesemente, me lo potesse spiegare, ne sarei veramente grata e felice.

Da un'analisi anche approfondita, tra l'altro, alcune parti mi risultano piuttosto oscure, altre, che inizialmente mi pareva di aver compreso, arrivano a delle conclusioni la cui logica mi sfugge completamente, talune infine sono veramente un dilemma.

L'autore non si è firmato e pertanto non posso nemmeno chiedere al diretto compilatore delucidazioni, ma, data la tipologia del suo scritto, dubiterei anche nella mia comprensione di una eventuale risposta.

Il titolo :

Corsi intensivi per i prof del sud abbassano la qualità della scuola

il sottotitolo

Il ministro dell'Istruzione ha spiegato che il taglio agli insegnanti si è reso necessario: "Il Italia la scuola è uno stipendificio". E spiega: "Combatteremo il bullismo con il 5 in condotta".

i contenuti dell'articolo:

non pervenuti;

Contenuti correlati:

stop al bullismo
sabato a casa per tutti gli studenti
baby gang devasta un appartamento e picchia i proprietari
vandalismi e furti filmati per You Tube
ruba occhiali da sole al compagno e pretende riscatto per restituirli
rompe bottiglia e minaccia coetaneo

Cazzo c'entrano, con la Gelmini a Cortina d'Ampezzo?

No, non sto diventando pazza.
No, non sto diventando pazza.
Va tutto bene. Sono calma. Sono calma.
Non sono pazza.

Che mia nonna, povera donna, che c'ha novantanni e certe cose per lei, anche se legge molti libri, legge i giornali e guarda la tivù, son sempre abbastanza forti, l'altro giorno per telefono mi ha detto:

Io - Nonna vado a scuola, che ricominciano i corsi di recupero, per quelli che son stati rimandati a settembre.

Nonna - Stai attenta! Con tutte le cose brutte che succedono...

venerdì 22 agosto 2008

Bang!


Sulla situazione italiana della scuola

(che qui va fatta una digressione :
che per 'scuola' oggi le prime cose che vengono in mente sono i professori pedofili e le professoresse pornostar, e che palle c'è da studiare, e quanto è stronzo il professore,
ma in realtà SCUOLA,
a prescindere dalle inclinazioni e/o gusti sessuali e/o caratteristiche caratteriali degli insegnanti
SCUOLA SIGNIFICA AVVIO ALLA CULTURA, ALLA CONOSCENZA, ALL'INTELLIGENZA, ALLA CAPACITA' DI DISCERNIMENTO, ALLA CAPACITA' DI CRITICA, ALLA CAPACITA' DI SAPER DIRE NO A CHI TI VUOLE SCHIAVO DI UN SISTEMA)

mi sa che sulla stampa ufficiale han leggermente barato sui tagli all'istruzione
(che son perseguitata dai numeri)

che non hanno fatto dei TAGLI,
come ha detto la stampa di regime,
che uno dice toh, ci metto un cerotto!
o che comunque fa meno impressione di SBRANI e SFREGI,

che in realtà l'istruzione italiana l'hanno VERAMENTE SBRANATA E SFREGIATA,

ma con dei tagli così profondi, che se si rischia il dissanguamento è solo ottimismo.

Dico quel che succede con la scuola. Succede che questo ammirevole governo che ci propone la sua bella immagine infiorettata, non è sterco, è peggio dello sterco, che potrebbe essere vomito, ma anche lì l'immagine non renderebbe, o Le 120 giornate di Sodoma, nemmeno in versione desadiana, che scritto fa meno effetto, ma pasoliniana, ma forse anche lì non farebbe lo stesso effetto che fa la situazione dell'istruzione oggi in Italia.

Che a quattordici anni (ripeto 14) nel cellulare, anziché sane immagini porno, c'han le foto di Mussolini.

Ecco, questi sono i grandi genioni della scuola italiana che magari son capaci di passare con tutti 9.
Che per quest'anno la novità è che finalmente in classe c'hanno messo il crocefisso nuovo nuovo, che quell'altro era rotto, ma la carta igienica te la porti da casa.
Che a storia dell'arte ti indicano sempre le sculture delle chiese, ma sorvolano sul fatto che se osservi con attenzione certi punti dell'edificio ci son ancora il segni delle fucilazioni.

Che quest'anno una media di 25 cattedre son diventate una media di 5 cattedre.
Che non è una questione di disoccupazione, no, è una questione di tagli, che sa un cazzo la gente che significa.

SIGNIFICA CHE CI SARA' ANCORA PIU' IGNORANZA SULL'IGNORANZA, CHE PIU' IGNORANZA DI COSI' SI MUORE - e non è una metafora.

Boh... sarà che oggi vedo così nero, che a guardarmi allo specchio ero convinta di essere senegalese.

Nei prossimi mesi attenderemo immancabilmente e sempre di più alla diffamazione continua della scuola e degli insegnanti, che la scuola perderà sempre più credibilità, che la cultura diventerà sempre più relativa, che inizieranno a fiorire come muffe putride, cancerogene e puzzolenti le scuole private, che scuole private non significa solamente che va a scuola solo chi c'ha i soldi, che già sarebbe gravissimo, ma significa anche che potrai imparare solo certe cose ed in certo modo, e che diventeremo come il popolo degli Eloi dei Morlock, che non sanno né leggere né scrivere, vivono nella totale indifferenza del prossimo e sono il cibo dei padroni, esseri orribili che vivono nel sottosuolo, tipo topi di fogna.

giovedì 21 agosto 2008

Proverbio


E' inutile chiudere il recinto, quando i buoi sono già scappati.

Ossimori


E menomale si chiama Parco della Libertà, che se si chiamava Parco del Divieto ...

mercoledì 20 agosto 2008

da Gli Sfoghi di Una Cittadina Qualunque

Mi devono spiegare una cosa a me, i signori commercianti, di come funzionano i numeri.

Ché la matematica non è mai stato il mio forte, ma fino ad ora all'incirca, almeno nelle operazioni base, credevo di averci capito qualcosa.

Ma sono andata a comprare una camicetta che era in uno scaffale che c'era scritto QUI TUTTO AL 50% di sconto. La camicetta aveva il prezzo a 90 euro, così mi son fatta due conti e il risultato faceva 45, ma quando sono andata a pagare era 54 euro.

Poi siccome c'era una oreficeria che chiudeva e c'aveva un anello in acciaio che mi piaceva tanto e c'era scritto ANELLI TUTTI A 10 EURO, ho fatto il diavolo a quattro per trovare la mia misura che c'ho le dita magre io e la commessa mi ha pure detto che culo che di questo tipo qui son rimaste solo le misure piccole, ma quando sono andata a pagare eran 40 euro.

Che poi siccome ero a scuola, che c'avevo lezione di mattina e pomeriggio e non ce la facevo al tornare a casa che son 78 chilometri, son passata di fronte a un ristorante che c'aveva scritto all'ingresso PRIMO E BEVANDA 5 EURO e mi son detta, per oggi invece che il pezzo di pizza di plastica a 3 euro mi tratto bene, che sono entrata ma ho preso un'insalata che la cameriera mi ha detto che andava bene lo stesso e una bottiglia d'acqua, ma quando sono andata a pagare eran 10 euro.

martedì 19 agosto 2008

da Gli Sfoghi di Una Cittadina Qualunque

Che stamani c'avevo da andare al sindacato per avere un'informazione sulla scuola.
Allora entro in questo bel palazzo in centro che c'ha una scalinata in travertino e ficus enormi ai pianerottoli, che mi son detta, cazzo.
Vado dalla centralinista che faceva il sudoku e le dico scusi devo chiedere delle informazioni per la scuola che sono anche abbastanza urgenti dove devo andare?
E questa mi dice che stamattina è aperto solo un ufficio, ma che lei non è proprio sicura che è lì che devo andare, può darsi di sì, ma comunque se viene oggi alle 15,30 ci son quelli proprio della scuola. Che son specializzati, che in quell'ufficio lei può provare, ma non lo so, comunque oggi, quelli della scuola sono al piano di sopra, sulla sinistra, che sulla destra ci sono gli immigrati.
Che così vado a vedere in quell'ufficio lì, ma c'era un sacco di gente che faceva la fila, che mi son detta va be' vengo oggi alle 15,30.

Così oggi alle 15,30 vado da quelli del sindacato della scuola, al secondo piano, sulla sinistra, che anche lì c'avevano un ficus che pareva una palma.
E sulla porta di quelli della scuola, che erano le 15,40, c'era un post it con scritto Torno Subito, che mi son messa a sedere in mezzo agli immigrati, che sulla sinistra le sedie non c'erano, che eran tutte sulla destra.

Che a un certo punto è arrivato un omino che gli ha detto a quello del sindacato che lui aveva bisogno del rinnovo del permesso di soggiorno, che era andato dall'avvocato e aveva pagato l'avvocato, ma gli rispondeva sempre una signorina che gli diceva lo dico all'avvocato, che aveva già pagato, ma l'avvocato poi non lo sentiva mai. Che quello del sindacato allora gli ha detto che se è andato dall'avvocato lui non ci può far nulla e l'omino gli ha ripetuto la storia dell'avvocato che l'aveva pagato ma non lo trovava più. E quello del sindacato gli ha detto ma allora non capisci nulla, se trovi un marocchino fattelo tradurre che io non ti posso fare nulla. E quell'omino che tremava tutto e c'aveva pure i pantaloni di velluto gli ha detto pure grazie, a quello del sindacato e se ne è andato.

Che io lì mi sarei messa a pianger, se non di più, che solo a vederlo, quell'omino lì, ho sentito tutto quello che si può patire di più tremendo nella vita.

Che poi gli ho detto a quello del sindacato se quelli della scuola c'eran, che era già mezz'ora che aspettavo e lui mi ha detto boh.

Che poi è arrivato un rumeno che gli ha detto che aveva il permesso di soggiorno che era scaduto da un anno, ma che si era dimenticato di rinnovarlo, che allora quello del sindacato gli ha detto va bene, vediamo cosa possiamo fare.

Che poi, dopo un'ora che aspettavo, che eran le 16,30 ormai e quel Torno Subito lì, mi stava un po' sulle palle allora, son scesa dal centralino, che era un'altra, anche se faceva il sudoku, che mi ha detto che quelli della scuola erano in ferie, che dovevo parlare con quelli dell'ufficio che erano aperti stamattina, ma che ora non ci sono e che ci risono dopodomani.

lunedì 18 agosto 2008

Sconsigli per gli acquisti


Questa è la storia di G. e P. (nomi fittizi, che non vorrei creare inutili imbarazzi) e lo shampoo.

G. si è sempre lamentata, dice, chè il P. c'aveva la forfora e non era un gran bello spettacolo, no, che senza forfora insomma sarebbe stato meglio, dice, un po' perché a lei le piace la biancheria scura e a vedersi tutte quelle squame sul cuscino accanto, dice, non era così tanto divertente. Dice anche che P. sarebbe anche un bell'uomo appunto, e che gli sta tanto bene il nero, ma al cinema per esempio, quando si accendono le luci che finisce il film, be' dice, anche lì, a volte ha anche fatto finta di non conoscerlo.

P. dice che lo sa, che gli dispiace, ma che non può farci nulla, dice, ne ha provate tante, ma non hanno funzionato. Dice che secondo lui è una questione di stress, che siccome c'ha lo stress, dice, il suo corpo reagisce così e gli viene la forfora. Che una volta, dice, è andato anche in un'erboristeria di quelle serie, che gli han dato tre tipi di shampi diversi e poi gli han detto che la forfora è un problema che viene dall'interno e che se la voleva eliminare completamente doveva fare una cura regolare con le capsule di bardana, così gli han venduto anche una scatola formato famiglia di capsule gelatinose. P. dice che gli shampi li ha provati, anche a giorni alterni, e che la bardana probabilmente gli ha fatto effetto nel posto sbagliato, che ha avuto la diarrea per quattro giorni. L'unica cosa che sembra gli funzioni un po' meglio, ma solo a periodi, dice che è il Clear.

G. un giorno che era rimasta senza lo shampoo gli dice a P. : "Senti P., ho finito lo shampoo, posso prendere un po' del tuo Clear?" e va così per tre volte, che la G. lo shampoo ancora non l'aveva ricomprato, che alla fine la G. gli dice al P. : "Ma lo sai che mi è venuta la forfora anche a me".

La G. e il P. hanno avuto una leggera crisi coniugale, che lei gli diceva che le sembrava ingiusto che con tutte le cose buone che aveva fatto per lui, lui la ripagasse attaccandole la forfora.
Che allora il P. per dispetto ha iniziato a usare lo shampoo della G. di nascosto, solo per farle uno spregio che la G. ci spende anche 30 euro a volte per uno shampoo.

Dopo una settimana al P. gli è andata via la forfora, che si è convinto, dice, di essere stato uno stupido, dice, a credere che esistesse uno shampoo che manda via la forfora, ché sennò, dice, a forza di mandar via forfora a quest'ora la Clear sarebbe bella e che fallita.

Un altro eccelso esempio di regime del terrore

19:28 CRONACHE Dante De Angelis mosse accuse sulla sicurezza: «Ora i colleghi hanno paura di denunciare» N. Luca

corriere.it

Ognuno fa quel che può

Che stamani son cominciati altri corsi di recupero, solo che stavolta gli studenti eran miei, cioè che li avevo segati io, così gli ho detto che mi ero fatta uno scudo in ghisa refrattaria che gli accidenti quando me li mandavano dovevano stare attenti che gli tornavano indietro.

Una rimpatriata che le belvette avevan delle facce così lunghe che mi divertivo a camminare tra i banchi solo per pestargliele a spregio, che mica l'han capito loro che lo faccio per il bene e non per dispetto. Che mi han detto che del bene me lo volevano anche loro, ma mica mi venivano a rompere le palle in vacanza, loro.

Che son rimasta impassibile io, come una roccia, anche se io, quando andavo a scuola e son stata rimandata a settembre, lo sapevo che il professore mi aveva rimandato a settembre per dispetto, che era comunista lui e non tollerava quelli che andavano in vacanza a ottobre, ed io andavo in vacanza ad ottobre.

Che son scemi, ma gli voglio bene, anche se loro no, ma tanto mi son fatta lo scudo in ghisa refrattaria, anche se secondo me però c'ha qualche buco, che mi son storta pure una caviglia.
E poi capito, la lezione era dalle 14,30 alle 16,30, che una è andata via alle 15,00 che sennò non c'aveva più l'autobus per tornare a casa e uno è arrivato alle 16,00, che come ritardo non c'è male, veramente.

Che pensavano mi divertissi io, sotto il sole cocente del 18 Agosto a parlar di analisi del testo narrativo, con tanto di fabula e d'intreccio, d'analessi e di prolessi, che avevo anche trovato un pacchetto al centro benessere 199 euro tutto incluso, compreso di massaggio e pedicure, per questi giorni qui.

domenica 17 agosto 2008

Anno Bisesto, Anno Funesto

E ho già detto tutto. E non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro.

Se non che io, che se continua così mi vedrò costretta a ritirarmi in una caverna, cibandomi di radici e accendendo sporadici fuochi, con una coperta e via, e una scorta di sigarette, da aggiungere ne avrei ancora molto, perché sono indecisa.

Che oltre alla caverna, mi tenterebbe anche l'isola sperduta, ma sarebbe più arduo raggiungerla e in più non so pescare. Di contro potrei farmi dei gran bagni e non avrei problemi di sale.

lunedì 11 agosto 2008

La svolta

A me, il mondo, è sempre sembrato un posto strano. Forse il mio carattere schizoide non mi permette di avere un contatto diretto con la realtà materiale. La mia mente non si accontenta o forse non si fida del mondo così come appare. Oppure, esiste dell'altro. Una realtà più complessa dove il bene e il male, lo spirito e la materia si scambiano degli influssi.

Cosa sta succedendo nel mondo in questi nostri tempi ? Secondo la mia intuizione siamo arrivati ad un punto di svolta. Quello che vediamo è l' estremo tentativo di un gruppo di uomini e donne, venduti al male, di garantire la propria sopravvivenza in un mondo che sta raggiungendo un livello di coscienza sempre più elevato. Dove i soliti trucchi non funzionano più come una volta.

Certo, è possibile dare una spiegazione meno esoterica, meno simbolica ai fatti dei nostri tempi. Sarebbe possibile, ma vuoto di significato. Sento, sentiamo credo, il bisogno di essere in contatto con qualcosa di più grande di noi. Il consumismo ci ha portati ad avere una casa piena di beni inutili, poco tempo per noi stessi e gli altri, infelicità personale ed a perdere il contatto con la nostra anima e con Dio. Chi ci voleva schiavi si trova ugualmente in gabbia. Una gabbia fatta di strumenti finanziari, banche piene di gente avida, illusa e incapace di avere una visione spirituale del mondo.

La magia nera si è rivolta contro gli stregoni del male. Come ci ha insegnato la filosofia orientale : il male è fondato sulla negazione, non può fare altro che distruggere se stesso. Stiamo assistendo ad un gioco dove i poteri forti puntano somme sempre più alte per recuperare ciò che hanno già perduto. Non hanno tempo, i loro SIV, CDO e altre diavolerie finanziarie stanno bruciando nelle loro mani.

La riunione del gruppo Bilderberg (vedi qui) anche conosciuto come i “camerieri del potere” sarà stata un po' più nervosa del solito. Hanno già capito che la situazione è critica. Se la attuale crisi è stata pilotata sono davvero intraprendenti e rischiano grosso. Se la crisi è fuori controllo, cercano un modo di uscirne ancora con qualche potere. Secondo me, stanno per giocare il tutto per tutto.

Il bene vincerà nel modo più elegante, quasi senza combattere, vedrà il male strozzarsi con la corda che voleva usare per legarci.

Curiosi abbinamenti subliminali

La spesa di tutti i giorni vola al 6%: arriva il telefonino low cost.
Del turco ottiene i domiciliari dopo un mese in cella: il mantello invisibile sarà presto realtà.


Corriere.it 11/08/08 ore 19

Approfondo, ah profondo.

Messaggio subliminale (dal latino sub, sotto, e limen, soglia, in riferimento al confine del pensiero conscio) è un termine mutuato dal linguaggio della pubblicità ma che - in psicologia - si riferisce ad un'informazione che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio. Può essere trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un qualsiasi argomento che nasconde al suo interno - come in un codice cifrato - ulteriori frasi o immagini avulse dal contesto iniziale che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria dell'osservatore.

Non mangio, ma tanto c'ho il cellulare fico.
Del Turco... Del Turco... Chi era costui?


Il Farmaco Generico


Questa è la storia di B., una bellissima persona, e del farmaco generico.

Che mi ha mandato per e.mail, ma mi ha detto che la posso raccontare, perché son cose che secondo Lei, vanno sapute e diffuse il più possibile.

B. ha una malattia diciamo annosa, che son quelle che si trascinano per anni e tutti i medici Le dicono che guarirà, sì, ma quando non si sa.

Il problema è la malattia, ma questo è un altro discorso, ma anche i costi per le cure.

Che è in terapia ed è andata da tantissimi medici e tutti Le han prescritto gli stessi farmaci.

Quindi, ha detto, se me li hanno prescritti tanti medici, vorrà dire che andranno bene e Lei ha iniziato anche la terapia farmacologica.

La terapia farmacologica consiste in quattro diversi medicinali, da prendere tre volte al dì.

La terapia e i quattro diversi farmaci costano e, dato anche l'abbondante consumo, incidono sulla Sua economia all'incirca per la metà del Suo stipendio.

Dopo un po' di tempo B. scopre che 1 dei 4 farmaci, con il medesimo principio ma con un altro nome, costa meno della metà.

Dopo un po' di tempo scopre che lo stesso 1 dei 4 farmaci, con il medesimo principio ma con un terzo nome, costa praticamente zero.

Dopo un po' di tempo scopre che il 2 dei 4 farmaci, con il medesimo principio ma con un altro nome, costa zero.

Dopo un altro po' di tempo scopre che il 3 dei 4 farmaci, con il medesimo principio ma con un altro nome, costa zero.

Fra un po' di tempo B. è convinta che anche il 4 dei 4 farmaci costerà zero, ma avrà un altro nome che deve ancora scoprire.


Miracolo della medicina, dice, anche se è un po' incazzata con tutti quei medici che in un anno e mezzo non Le hanno dato il nome dello farmaco giusto.

Per la terapia di sostegno alla cura farmacologica, però, che è quella che costa di più (dalle 600 alle 700 al mese), per quella, dice, è sicura che la puoi chiamare come ti pare, che il prezzo tanto è sempre lo stesso.

Ora, finisce nella missiva che mi ha scritto, il prossimo che Le parla di tagli alla sanità deve essere per forza un esperto di meccanica quantistica.

Relativismo logico

Ci son delle cose che io mi sforzo di capire, ma non ci riesco.

Ieri -ma non avevo voglia di scrivere, quindi lo faccio oggi- trovo sul Corriere.it questa fotografia con la seguente didascalia :

Il villaggio di fuoco - Un soldato Usa in Iraq durante una pausa mentre alle sue spalle il fuoco divora delle case di fango nel villaggio abbandonato di Balad Ruz, 75 chilometri a nord-est di Bagdad. Il fuoco viene appiccato per evitare che i terroristi possano trovare rifugio nel villaggio (Ap)


La leggo, la rileggo, la ririleggo e la riririleggo, ma mi sfugge la logica e mi colpisce l'ironia.

Cioè un villaggio non è che si abbandona così, perché una mattina tutti gli abitanti si svegliano e dicono be' sai che c'è oggi? abbiam voglia di abbandonare il villaggio, così i terroristi ci si nascondono. Che poi, ecco, 'sti terroristi, che mi san tanto di leggenda metropolitana, non credo che abbian proprio bisogno in un villaggio abbandonato, se è vero che son così bravi e così pericolosi e astuti come dicono, magari sono un tantinello meglio organizzati, no?

Ecco a me, questa didascalia qui, mi sa tanto di una scusa bella e buona per giustificare una cosa che bella e buona non è.

Ecco mi sembra un po' come quella storia che è successa a Granaiolo -piccolo paesello del contado empolese quasi al confine con il senese- che siccome è morto un ragazzo con la macchina perché aveva bevuto e andava troppo veloce ed ha picchiato contro un albero che costeggia la strada, la gente mica ha detto sarà meglio che si impari ad andar più piano e a non esser ubriachi quando ci si mette al volante, no, la gente ha detto: be', bisogna tagliare gli alberi.

domenica 10 agosto 2008

Fascismo prossimo venturo


Siamo molto vicini, un mese o due, forse entro la fine del 2008. L'attuale sistema economico sta per essere sostituito. Non avremo una classica crisi, ma un cambio di sistema.
Il primo passo sarà la distruzione di tutte le nostre certezze.

Ciò che è illegale sarà proposto come l'unica alternativa : guerra, truffa, inganno. La legge sarà accantonata e la costante emergenza ci verrà sbattuta in faccia. La Georgia e l'Iran saranno l'oggetto delle notizie dei media corrotti nelle prossime settimane e mesi. Il crollo finanziario americano farà da sottofondo alle novità belliche.

Gli Stati Uniti d'America, Israele, Inghilterra, Francia ed altri attaccheranno l'Iran, forse con armi nucleari, perché non hanno più soldati e mezzi a disposizione.
Il motivo : causare un caos mondiale e spargere la paura e la crisi.
Le persone, così, saranno colpite e accetteranno le nuove regole imposte dal potere forte costituito da banche e società segrete.

Cosa vogliono ? Vogliano il controllo totale della società umana tramite l'economia e un fascismo mondiale.

Cosa farà la Russia ? Attaccherà la Georgia e prenderà il controllo della regione. L'attacco all'Iran diventerà un vero e proprio caos mondiale. Il petrolio salirà a cifre altissime, l'economia americana crollerà. L'Iran reagirà all'attacco illegale e causerà grande perdite agli americani. L'Iraq, l'Afghanistan vedranno un aumento della resistenza militare e le forze americane e alleate subiranno grande perdite. La situazione militare andrà fuori controllo. Le notizie cominceranno ad arrivare alle popolazioni del mondo che reagiranno rifiutando la guerra. Crescerà la rabbia dei cittadini americani per la crisi economica. L'Europa inizierà a riflettere sulle conseguenze della guerra. Proteste e disordini saranno continui negli USA e in alcune parti dell'Europa. Polizia e esercito saranno per le strade. Nuove leggi economiche e sociali verranno proposte e approvate immediatamente dai congressi dei diversi paesi. A questo punto il fascismo è al suo posto. Cosa accadrà allora ?

La Russia non accetterà l'attacco all'Iran e attaccherà la flotta navale anglo-americana. Sarà l'inizio della fine per l'occidente come conosciamo. Il sistema economico sarà basato su una nuova moneta del Nord America e sull'Euro. Sarà introdotto l'obbligo della moneta elettronica. I cittadini non potranno più essere liberi dalle banche.

I prossimi giorni sono importanti per verificare se questo scenario potrà materializzarsi.

Ipocrisia


Siccome sembra che la sopravvivenza della vita non sia più legata all'istinto di conservazione della specie, ma al vile denaro, quante vite si salverebbero con la stessa cifra usata per ammazzarle?

sabato 9 agosto 2008

Ironia russa e anche italiana


Con la Georgia vogliamo la pace, dice la Russia, anche a costo della guerra.

Vai a capirli... sarà la cultura diversa... ma a me pare una contraddizione.

Berlusconi vuole il Partito Unico e blinderà la Finanziaria.

Vai a capirli... sarà la nomenclatura diversa, ma a me pare fascismo.

Che questa storia del fascismo, io, mica l'ho capita. L'altra sera sono andata per bisboccia e, tra un bicchiere e l'altro, una bottiglia di Limoncello e l'altro, mi metto a parlare con due ragazzi, eufemismo sì, han la mia stessa età.

E quando si beve, si sa, la lingua si scioglie e ognuno dice la sua.

Il primo era tutto arrapato perché al mare aveva visto quattro ragazze in topless.
Be' avran fatto la loro porca figura, ho detto io a battuta, ma lui la battuta non l'ha capita, era d'accordo però sulle porche. Che nel duemilaotto, uno che si scandalizza per otto tette, mica lo considero bene, io.

Il secondo ha fatto un discorso sulla squadra di calcio, che il presidente era un venduto.
Be' la mamma dei disonesti è sempre incinta, ho detto io, ma lui la tristezza non l'ha capita, era solo d'accordo che la squadra si ama, sì, un po' come la mamma. Che io nel duemilaotto, uno che va allo stadio con gli striscioni a picchiare quelli della curva sud, mica lo considero bene, io.

Allora era il mio turno e chiedo cosa ne pensino della politica, son sempre un po' banale io.
E scopro, dopo due o tre mugugnate, che ecco, be' loro son un po' fascisti. Che mi son chiesta allora io, perchè? Che loro han pensato che son comunista. Che non è vero, ho detto io, il mondo mica è solo o rosso o nero. Dipende, ha detto uno, per me sì, che son del Milan.

Che uno fa il manovale e l'altro l'operaio in un lavanderia industriale, che cosa ci troveranno 'sti due qui nel fascismo? E lì ho sentito l'ispirazione.

Ed ho partorito una delle mie opinioni antropologico-sociali storiche, in separata sede ovviamente, che mica volevo che mi picchiassero, oltre a non avermi pagato il Limoncello.

Che fan leva su questi, quelli che stanno al comando, quelli che usano contraddizioni e nomenclature diverse dalle mie. Che fascismo oggi significa orgoglio nazionale e picchiare chi bisogna picchiare perché lo dice la tv, che son questi, che c'han la repressione, che non c'han l'orgoglio per il lavoro, qualunque esso sia, che son cresciuti fra due mura cittadine e non si son mai spostati di lì, che non leggono, non si informano, non studiano, non son curiosi della vita, che giudicano, che c'han tanto di quell'anestetico nel cervello, che se gli dicon te da oggi sei un squadrista, loro si senton contenti, si senton importanti, convinti anche di aver riscattato una vita di merda e di esser più liberi, che per il benessere, loro, son disposti a tutto, anche a picchiare, o ammazzare.

Vai a capirli, sarà stato il Limoncello, ma a me quelli, mi sa che c'han capito nulla.

Che la libertà, secondo me, è un'altra cosa.

giovedì 7 agosto 2008

Da rileggere tra qualche mese

Come con una sfera di cristallo.

Una voce ufficiosa mi ha detto che è quasi pronto il vaccino contro la meningite di una nota casa farmaceutica.

Se tra poco i giornali, i telegiornali e la tv inizieranno a diffondere notizie su numerosi casi di meningite ed a far vedere immagini e/o storie strazianti di reduci dalla medesima malattia,

sapremo che non è vero e che si tratta solo di pubblicità -per la nota casa farmaceutica.

martedì 5 agosto 2008

Questioni di look


Maroni (sì sempre lui)
oggi su Repubblica.it
afferma che vuole dare i 'superpoteri ai sindaci'.

Da Batman a Podestà: che ammirevole fantasia!

Chissà se qualche casa di moda, dopo aver sedotto la Gelmini con i suoi grembiulini, proporrà qualche divisa con mantello da pipistrello, cuffietta e ragnatele.

La Vita di Saragaia


La Vita di Saragaia di Sara Falli

Setaccio librerie e scalo scaffali alla ricerca della mia generazione, la premessa.

La mia è una generazione letteraria autobiografica.

Una generazione di gente che non ha più il mal sociale del sessantotto.

La mia generazione il male ce l'ha dentro, nelle pieghe d'anima, si dice, e non sa stirare.

La storia è la biografia di questa Saragaia che ha avuto una vita abbastanza particolare e che le ha lasciato un gran groviglio dentro.

Quei tipici grovigli che assume la vita e che più cerchi di dipanarli, più si aggrovigliano, almeno per me.

Lo stile è semplice e nemmeno dei miei preferiti.

Strano però è che il libro sembri proprio scritto per me - stile a parte -.

Che i dolori, gli scompensi, le tristezze, le esperienze interiori, i casini interiori, pigiati nel vaso del cranio, come dice Folgore, quelli sì, sono uguali.

Anche il mal d'orecchi e le nonne e le gabbie.

Ma forse alla fine, quella Saragaia lì, ha avuto meno sfiga di me.

lunedì 4 agosto 2008

Terra chiama Scuola

Dice la ministressa istruente che spalmerà -'sto termine spalmerà l'ha detto lei non io- sulle lezioni già esistenti, lezioni di ex Educazione Civica, ma che per fare la moderna chiamerà Cittadinanza e Costituzione.

Bene.

Dico: ma come gliela spieghi agli studenti la Costituzione, che è vera sì, ma non troppo? che per alcuni è più vera e per altri meno vera? che è vera per certe cose e per altre no? che è vera un pochino, ma non esageriamo? O che è vera, ma che per crederci bisogna fare un atto di fede, proprio perché è indimostrabile ...

Esercizio per casa: trova almeno cinque esempi verosimili di rispetto alla Costituzione.

Primo giorno di soldati in città

Oggi parte
la manovra
ovra,
ed io non minculpop,
nemmeno
un pop,
anche dovessi fare
un gap.

Prima un pensiero, poi uno tragico


Che c'ho questo brutto vizio la mattina io, che è quello di andar per notizie.

Mi sveglio e col caffè,
al posto del dolciario,
ti leggo il notiziario.

Che a questo punto,
non so se lo faccio
per abitudine o errore
di spaccio -
nel senso che erro
lo spacciatore.


Omaggi a Alexandr Solgenitsin (o agosti, che è il tre, oggi, duemilaotto)

che anche se è stato strumentalizzato, o sputtanato,
a me, quella strumentalizzazione, non mi interessa.

E io ne parlo personalmente,
ché son contro lo strumentalizzare,
ché spesso la letteratura
è stata uno strumento dei regimi.

E Solgenitsin,
quello scrittore russo,
che è morto ieri,
a 89 anni,
dopo una vita che sembra da cani - Ettorex escluso -
ha scritto quel libro:

Una giornata di Ivan Denissovic

che è un libro che, secondo me, tutti devono leggere,
anche più volte.

Che è un libro corto
e quindi lo possono leggere tutti,
anche quelli che non gli piace leggere i libri lunghi.

Che io, quando l'ho letto,
l'ho ricominciato subito da capo.

Solgenitsin parla dei Gulag,
che erano i campi di lavoro forzato russi;

dove ci mettevano
un po' quelli che andavano contro il regime
e un po' quelli che non andavano contro il regime,
ma facevano finta di sì,
ché gli servivano per lavorare e terrorizzare la gente.


E Arcipelago Gulag

- che è un'altra opera,
in più volumi, 4 o 6,
ma io ne ho trovati solo 4,
che son difficili da trovare tutti,
o 2 forse non li hanno ancora tradotti,
ma non lo so di preciso -

anche questi, secondo me, li dovrebbero leggere tutti.

Ma se li leggi, questi qui,
son di quei libri che li leggi solo una volta nella vita,

ma son quelle cose che devi fare, almeno una volta nella vita.

Che io li ho iniziati a leggere,

perché sono contro tutti quelli che vogliono limitare la vita umana,

e mi ci son sentita male a legger tutte quelle cose,
e mi son fermata, che tanto poi ho detto, forse questo non è il momento,
li finirò più avanti.

Che son sensibile io, e quando leggo di come

l'uomo possa annientare l'uomo,

- che uso il congiuntivo, nel senso di possibilità,
anche se dovrei usar l'indicativo, nel senso di certezza,
ma mi fa un po' malinconia -

mi vien la nausea e gli incubi la notte.

Che poi a legger quei libri lì,
ti rendi conto di come essenzialmente

la vita e la storia sono una lunga catena,

ed ogni anello della catena,

è differente solo nella collocazione

dello scorrere del tempo in orizzontale,

che diventa però circolare.

E mi chiedo perché tante volte la gente non ci arrivi a capirlo,
che certe cose che succedono nella vita anche oggi,
son uguali a quelle che son successe,
e che forse, sapendolo, alla fine, forse certe cose si potrebbero anche evitare.

E a me questo momento qui, della mia epoca e della mia società,
mi fa un po' paura, che son mica tanto diverse le cose che succedono
a quelle che son successe.

Che mi chiedo alla fine,
ma io sarei disposta a morire per la vita?

Che sembra un controsenso, ma son domande che ti lasciano un buco dentro,
che mica è facile, a pensarci bene, rispondere.

domenica 3 agosto 2008

Addio a Novara al PicNic di Lunedì di Pasquetta

Qualche esempio sul link che ho aggiunto lì di lato la Costituzione della Repubblica Italiana.

Che abbiam fatto una discussione oggi, sul far del pranzo, l'altro ed io :

L'A. - La Costituzione è inalienabile.

Io - Nel senso che è sempre più in aliena forma da noi.

Artt. 1 - 2 - 3 - 13 e soprattutto 16 clicca su clicca e anche più avanti.

Che poi, mi chiedo, ma che a Novara clicca su Novara non vale la Costituzione della Repubblica Italiana?

Il mio amico, il D.

Questa è la storia del D., che aveva la mia età di ora, quando l'ho conosciuto, ma allora io ero più giovane ed ora che io ho la sua età, di quando l'ho conosciuto, lui l'età non ce l'ha più, ché si è fermata all'anagrafe.

Il D., quando l'ho conosciuto io, si fumava quelli che chiamava tromboni, o trombette, a seconda della musica che ascoltava, che quando voleva fare l'anglofono li chiamava addirittura trombs, e che si posson chiamare in tante maniere, in base al gergo di gruppo o all'inflessione regionale e dialettale, e che comunemente son chiamate canne, o cannoni, a secondo del pacifismo.

Il D., quando l'ho conosciuto io era tranquillo, faceva delle grandi risate, parlava di filosofia e di cinematografia, mangiava, lavorava e c'aveva un buon rapporto con tutti, amici e familiari compresi.

Ma poi il D. un giorno l'han beccato con i cannoni metaforicamente, quelli con le pistole letteralmente.

Allora il D. ha detto, che era un bravo ragazzo, va bene, da oggi divento legale e ha smesso con quella roba lì illegale.

Ma allora il D., che diceva aveva bisogno di nuovi stimoli, ma che voleva esser legale, ha cominciato a bere.

Il D., che lo conoscevo da un po' a quel punto lì della sua vita io, ha iniziato a cambiare e con il passare del tempo, il D. ha smesso di farsi delle grandi risate, ha smesso di parlare, che tanto in quel che diceva non ci capivi più un cazzo, mangiava male o niente, non andava più a lavorare e ha rovinato i rapporti con tutti, che la gente iniziava a scansarlo, amici e familiari compresi.

Che poi, a un certo punto, ha iniziato a scansarlo anche il fegato, che l'ha mollato lì un giorno, il suo fegato, senza nemmeno una spiegazione, e per il D., senza fegato, non c'è stato più nulla da fare.

Morale della favola : non è detto che con le droghe leggere si possa morire, ma con la legalità sì.

sabato 2 agosto 2008

Risposta a un giornalista

Vorrei rispondere al
Gent.issimo Sig.rissimo, e forse anche Dott.issimo ma non lo so, Michele Salviati
che pubblica sul www.il Corriere della Sera.it, cioè qui, questo simpaticissimo sifaperdire articolo.

Il Suo articolo, che noto stranamente ben scritto, per essere un giornalista, mi lascia una qualche perplessità, perché mi sembra un po' ignobile ingiusto brutto sbagliato sbrigativo trattare così una cosa importante come l'Esame di Stato, incentrando il problema sulla forma, sulla disparità delle valutazioni e sull'ignoranza degli studenti italiani nei confronti degli altri paesi.


Concorderà con me che effettivamente qualche problemuzzo la scuola italica ce l'ha, qualche tantissimi problemuzzi,

ma la soluzione di qualchissimi problemuzzi,

e qui forse non concorderà più con me,

visto che Lei pubblica sul www.il Corriere della Sera .it,

non è sicuramente quella cui Lei accenna sul Suo su predeterminato articolo.


Se la scuola pubblica hanno deciso,
quelli che a Lei giornalista la pagano con i soldi nostri che diamo al governo,

se quelli del Governo hanno deciso
di privatizzarla la scuola pubblica,

QUESTA è LA COSA di cui si DOVREBBE parlare male.

Con la PRIVATIZZAZIONE, solo per fare un esempio tra tutti quelli che si dovrebbero fare,
la disparità valutativa e preparatoria di cui Lei sopra abbondantemente accenna,
andrà sicuramente aumentando per poche semplici ragioni:

-quelli più poveri non andranno più a scuola, perché non hanno i denari

-gli insegnanti saranno reclutati in base alla parentela e/o amicizia e/o fammiunfavore che ti facciounfavore con l'amministrazione e la dirigenza scolastica, a prescindere dalla effettiva capacità dell'insegnante

-gli insegnanti valuteranno gli studenti in base alla parentela e/o amicizia e/o fammiunfavore che ti facciounfavore, a prescindere dalla effettiva preparazione dello studente

Ecco, è di questa tendenza

allo sputtanamento regolare e continuo della scuola pubblica
alla volontà di privatizzare la scuola pubblica, che i giornalisti,
che scrivono bene e con un sacco di fonti e citazioni come lei,
dovrebbero e devono scrivere.

Punto due

Se lei, qualora le capitasse di insegnare,

ma non lo so se Le conviene perché si fa una vita da cani e siamo pagati anche male, mentre tutta la gente pensa che si lavora niente e siamo pagati bene,

allora forse capirebbe che,

a prescindere da quello che dice la ministressa, tutta incentrata sulle case di moda che han fatto gli appalti per i grembiulini griffati,

il problema della scuola pubblica è tutt'altro,

ma proprio tutto tutto e anche altro,

di quello che Lei e la ministressa dite.

Siccome la ministressa chiacchiera tanto di condotta, bullismo, grembiuli, civiltà e Costituzione eccetera eccetera, forse si perde di vista il concetto che la maggior parte del tempo a scuola si passa in classe e non a fare le sfilate di moda o a fare a cazzotti.

In classe bisogna lavorare e far un sacco di cose che aiutino lo studente a crescere, sapere, maturare, saper fare, saper dire e saper scrivere e saper essere.

E quindi in classe, converrà, bisogna starci bene e avere, gli insegnanti, tutta una situazione che gli permetta, agli insegnanti e agli studenti, di poter fare tutto quello che c'è da fare BENE.

Ma la ministressa se ne frega di ciò. E i giornalisti anche, perché io non l'ho MAI sentito a un giornalista di regime dire che il problema era questo qui che io ora sto per dire.

La ministressa infatti taglia il numero di insegnanti, ma per la gente che non è un insegnante non è facile capire che cosa significa tagliare gli insegnanti.

Tagliare gli insegnanti, che è una cosa che fa incazzare gli insegnanti che già per diventare insegnanti devono vendere il culo per pagarsi gli studi e poi lavorare se gli va bene hanno un contratto a tempo determinato, che l'età media di quelli che sono assunti con un contratto a tempo indeterminato è di 50 anni, ma questo è un altro discorso.

Tagliare gli insegnanti significa risparmiare i nostri soldi dello stato, che però per noi cittadini le tasse da dare allo stato non diminuiscono ed io vorrei sapere con tutti quei soldi cosa ci fanno, che noi abbiamo il debito di stato, ma questo debito noi cittadini mica l'abbiamo fatto,

Tagliare gli insegnanti significa aumentare il numero di studenti per classe.

Quindi chiamiamola con il suo nome, questa enorme puttanata stronzata manovra.

Tagliare gli insegnanti = aumentare il numero di studenti per classe.

Se già ora con 30 (trenta) studenti per classe si lavora male.

Che come si fa a seguirli per bene, interrogarli bene, essere sicuri che tutti han capito, spiegare bene le cose?

Se son così tanti.

Che devi stare attento che in classe c'è quello che fa casino, e gli devi stare dietro,
c'è quello che in crisi perché gli è successo qualcosa di brutto, e lo devi ascoltare,
c'è quello che fa un percorso differenziato (sordo, cieco, sordomuto, in carrozzina, disabile, con ritardi mentali e crisi epilettiche) e che ha diritto a un' attenzione particolare e che ci vorrebbe un insegnante di sostegno, ma che non c'è, perché han tagliato gli insegnati,

c'è quello straniero che non parla l'italiano e che ha diritto a un' attenzione particolare, e che ci vorrebbe un corso di L2, ma che non c'è, perché han tagliato gli insegnanti.

Se son così tanti, che per ogni classe un terzo son stranieri, un terzo son differenziati e un terzo sono in crisi adolescenziale.

Se ora, con i tagli agli insegnanti, per classe ci son 40 (quaranta) studenti, come si fa a seguirli tutti e bene fino in fondo?

Caro giornalista, mi risponda, possibilmente sul giornale di regime su cui scrive, se glielo fanno fare, che almeno la gente sappia che TAGLIARE GLI INSEGNATI NON SIGNIFICA LICENZIARE I FANNULLONI, MA MANCARE A UN DIRITTO COSTITUZIONALE che è IL DIRITTO ALLO STUDIO.

E poi Lei dice che gli studenti sono ignoranti, nèh?

E le ministresse o ministrette che collaborano all'ignoranza, perché non si può dire che sono stronze e ignoranti come le capre?

venerdì 1 agosto 2008

Ecco come la ministra ci porta i tropici in Italia, che tanto i soldi per far viaggi non ce li abbiamo, noi.

Una volta ero su una spiaggia tropicale ad andar per conchiglie, che non era una zona turistica quella, che a me quel turismo che fan nei villaggi turistici non piace. Ho sempre viaggiato particolare io.

Insomma, ero su questa spiaggia di un posto abbastanza sperduto, quando incontro un bambino e mi metto a parlare con lui, che conoscevo la lingua ispanica, che l'avevo studiato lo spagnolo.

E lui, con quegli occhi grandi grandi mi dice che voleva fare l'avvocato da grande, e io gli dico che doveva andare a scuola allora, e lui mi dice che la scuola era troppo lontana e che forse ci sarebbe andato più avanti.

Allora io, me lo ricordo bene, ci son rimasta male, che non sapevo più che dirgli a quel bambino lì, che voleva fare l'avvocato ma non poteva andare a scuola e che forse ci sarebbe andato più in là, che allora ho tagliato il discorso e siam andati a mangiare il gelato.

Ecco, io quegli occhi di quel bambino non me li dimenticherò mai, che non eran proprio marroni marroni completamente, ma c'avevan qualcosa d'oro nel mezzo e che sembrava che c'avessero tutto il senso della vita dentro, quegli occhi lì, che non eran tristi, ma eran densi densi.

E non me lo dimenticherò mai, allora, ché pensai che noi eravam fortunati che i bambini da noi a scuola ci potevano andare, e che se volevano fare l'avvocato lo facevano o se non lo volevano fare, comunque la possibilità ce l'avevano lo stesso.

Ecco, oggi, che sono passati anni, che c'avevo ventitre anni quando ero lì, che son passati poco più di dieci anni, quell'episodio lì mi è rivenuto in mente, pari pari, che son strani i ricordi, che è come se non ci fossero più e poi all'improvviso ritornan fuori e ti metton nostalgia.

Ecco, a me, quel ricordo lì però, oltre alla nostalgia, mi ha fatto anche incazzare, perché me lo son ricordato oggi, quel giorno lì, quando ho letto che la ministra dell'istruzione nostra, oggi, che siam nel 2008, ha fatto un decreto legge che alla Camera gli han già detto sì ed ora aspettano il sì del Senato.

E in questo decreto legge ha deciso, quella ministra lì dei miei coglioni, che nei paesi dove ci son meno di 5 mila abitanti le scuole vanno chiuse.

Ecco e allora mi è venuto in mente quel bambino lì, che abitava in un paese con meno di 5 mila abitanti e voleva fare l'avvocato ma non lo poteva fare perché la scuola era troppo lontana.

Che se il Senato dice sì, che son quasi sicura che lo dice sì, allora anche da noi, può succedere che se si vada su una spiaggia di un paese dove ci son meno di 5 mila abitanti, che ce ne son tanti in Italia, si trovi qualche bambino che dica che vuol fare l'avvocato ma che lo farà più avanti ché la scuola è troppo lontana.

Che io già ce l'ho avuta a scuola una ragazza che siccome non aveva i soldi per pagare il treno per venire a scuola, che abitava in un paesino lontano con meno di 5 mila abitanti, faceva tutto il viaggio in bagno.


Aggiornamento (aggiornato una mezz'oretta dopo)

Dopo aver scritto questo post sopra, mi è venuta curiosità e sono andata sul google maps e ho visto che per esempio Arcidosso, che è il comune più grande della Toscana, a ridosso del monte Amiata, fa solo 4.200 e rotti abitanti.


volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.