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lunedì 21 marzo 2011

giovedì 24 giugno 2010

Purificazione


“You will hear of the sea turning black, and many living things dying because of it."

“Tu sentirai che il mare diventa nero, e molte creature muoiono per questo.”

Questo è il settimo segno della profezia degli indiani americani Hopi. Sono in molti che associano gli eventi nel Golfo del Messico a questa frase. Non ci sono dubbi che ci sia una forte componente simbolica in tutto quello che sta succedendo. Il mare è simbolo dell'inconscio, dell'ignoto e del pericolo. Una sostanza nera, portatrice di morte, che esce dal fondale verso la superficie, simbolo della coscienza, rappresenta il male che “viene a galla” e appare sotto la luce del sole (la coscienza per eccellenza).

In questi tempi, quante cose non stano “venendo fuori” da luoghi creduti eterne tombe?

Se quello che succede nel mondo è solo un riflesso dell'anima umana, cosa succede nel nostro profondo? Il nero veleno comincia a sgorgare senza sosta: il nostro male interiore inizia a uscire verso la coscienza. L'individuo che nega il suo lato scuro, la sua ombra, finisce per essere ricondotto dalla sua anima stessa ad una situazione di coscienza attraverso i più svariati mezzi: lapsus, nevrosi, incidenti e altro ancora.


L'anima mundi, che collega tutto il creato, ci sta portando verso una maggiore coscienza collettiva tramite giganteschi eventi impossibili da non vedere? Sì, credo che il disastro del Golfo del Messico sia un tale evento, in grado di farci riflettere e prendere nota di quanto marcio abbiamo nascosto nelle nostre vite. Mi riferisco ai crimini contro l'umanità compiuti in nome della “libertà” e alle guerre (Afganistan, Iraq, Congo...) per la “giustizia” . Penso al nostro stesso stile di vita, possibile solo grazie allo sfruttamento di milioni di persone in paesi poveri e ad un consumo irrazionale di risorse naturali. Chi non è stato tentato a speculare nel mercato finanziario, inseguendo l'illusione della ricchezza senza lavoro? Non è ora di accettare la sconfitta? Abbiamo vissuto facendo finta di nulla e adesso è ora di levare la testa dalla sabbia. Inizia la purificazione!

mercoledì 3 settembre 2008

Partiamo dall'inizio

http://www.centrofondi.it

E' obbligatorio.

Pierluigi Paoletti IO l'ho conosciuto. E ne sono orgogliosa.

Che poi tutto è partito così, da qui, dalla tastiera, lo schermo e un blog. Con la voglia di dare agli altri gratuitamente un po' di noi e prendere in cambio liberamente quello che gli altri ci danno.

Si chiama baratto dell'informazione, c'è chi lo fa in un modo e chi in un altro, chi dà informazioni di politica, di società, filosofia, esistenzialismo, divertimento, di se stesso insomma, e tutto serve e tutto è libero.

Baratto è una parola che andrebbe usata più spesso.

Poi, come si sa, da cosa nasce cosa, si confrontano le idee, ci si trova in disaccordo su qualcosa e in accordo su altre cose.

E tra il dire e poi il fare, ci può essere di mezzo il mare, o l'autostrada, o lande e terre emerse, boschi e praticelli, non c'è cazzi, se c'è la volontà, il fare arriva sempre.

E questa voglia di fare è contagiosa.

Perché il fare poi diventa un'epidemia, che a forza di condividere idee e pensieri, tutti si viene contagiati, e chi ci mette una cosa e chi ce ne mette un'altra, vengon fuori delle robe da impallidire, per la loro enormità.

Così, quando per un motivo, quando per un altro, e quando condividi quello e quell'altro, sostituisci il termine LAMENTARE con il termine FARE e vengono su dei progetti, che io, quando ho visto Pierluigi Paoletti, un po' mi sono emozionata, che fino a quel momento poi l'avevo solo letto nel suo sito.

E insomma menala che ti rimenala, si forma questo gruppo di persone che ci mette dentro l'anima nel far le cose per gli altri, gratis. Che io, se proprio proprio devo essere sincera, a parte che diffondere il pensiero di Paoletti ovunque potessi, c'ho fatto pure una lezione a scuola con un suo articolo, non ho poi fatto molto.

Ho fatto un po' la cavia con le prove del sistema informatico, che mi han detto te che c'hai fantasia, siccome dobbiamo fare un test ad un sistema informatico, ti devi mettere lì e trovare i luoghi più strani e inventarti le professioni più strane. Ora, ecco al massimo dello sforzo, mi son spacciata per un venditore di kebab (che dovevo inventare anche il nome).

Però poi, giuro, ho dato tutto il mio appoggio e rinunciato a cene e passeggiate.
Ho asciugato qualche fronte anche, e portato qualche caffé, che fa sempre piacere.
Ma l'appoggio, quello ce l'ho messo tutto.

E continuerò, anzi mi attiverò veramente e finalmente, che ora inizia la parte più divertente: la diffusione.

Però, ecco in sostanza, indipendenti dal sistema, ci son persone che si son fatte un culo così per fare questo progetto.

Insomma: SI PUO'.

Morale della favola: se si crede in qualcosa si può fare. Basta arrotolorasi le maniche e iniziare.

Abbasso il sistema e chi ci vuol far credere di essere schiavi intrappolati che non si può più far nulla.

Se vogliamo SI PUO'.

Si inizia: con il progetto Arcipelago SCEC.

martedì 2 settembre 2008

Vergogna!

Leggere QUI

Un numero verde per denunciare i clandestini.

Dopo le leggi, anche il cittadino deve collaborare alla pulizia razziale.

La miseria, l'ignoranza, la pochezza umana.

Vergogna! Vergognatevi!

Vergogna!

VERGOGNA

Due tempi


PRIMO TEMPO

Io non sono razzista, tanto per chiarire.

Ma l'equilibrio tra esserlo ed esserlo ugualmente sotto mentite spoglie, è così sottile che secondo me dovremmo stare attenti.

Ci sono persone che usano apertamente la parola 'razza' a sproposito: es. io quella razza lì non la sopporto (riferendosi ad un' altra persona di un'altra nazionalità).

Ci sono persone che invece usano la parola 'razza' per dire che le razze non esistono e per dimostrarlo si smanicano palesemente per far vedere quanto siano bravi e generosi e comprensivi verso un'altra persona solo perché è straniera, mentre degli italiani se ne fottono.

In entrambi i casi, si parla di razzismo: nel primo caso la superiorità è manifestata, nel secondo caso è mascherata da idiota, perché comunque si basa su una superiorità presunta che pretende di salvare l'altro dalla barbarie del suo stato.

Invece no, siamo tutti uguali, e se si aiuta qualcuno, va aiutato come si aiuterebbero tutti, a prescindere dalla nazionalità.

Faccio un es.: se si aiuta un ragazzo nella promozione alla classe successiva, NON si aiuta perché è di un'altra nazionalità, ma si aiuta perché è un ragazzo. Punto. E se si aiuta lui, si aiutano anche gli altri, anche se sono italiani.

Perché compatire una persona solo perché è di un'altra nazionalità, è la cosa più viscida che si possa fare.

Con questo mi scuso con chi non ho potuto aiutare, a prescindere dalla nazionalità.


SECONDO TEMPO

Gli occhi di uno studente pieni di lacrimoni, perché me ne andavo in un'altra scuola è stato il più grande riconoscimento che potessi aspettarmi dalla mia ingrata professione.

Una saggia persona una volta mi disse: Che cazzo, vogliono contaminare anche loro!

Questa persona si riferiva a dei bambini che avevano avuto la sfiga di dover stare in uno orfanotrofio in un certa regione dell'Africa nera. Questa persona viveva lì, con loro, e li aiutava in quello che poteva e come poteva. Ma era una persona molto in gamba, che mai si sarebbe azzardato a mancar di rispetto alle loro abitudini, alla loro cultura, alla loro conoscenza. Quella persona lì si incazzava furiosamente con chi arrivava a far l'elemosina, pretendendo che in cambio i bambini si adeguassero ad uno stile di vita che non gli apparteneva. Chiacchiere, diceva. A loro piace dormire in terra, che si lamentavano diceva, che li mettevano nel letto e la mattina li trovavano a dormire in terra. Chiacchiere, diceva. Loro non hanno bisogno di imparare a dormire nel letto, hanno bisogno di altro, hanno bisogno di cibo, di acqua, di medicine, di poter accedere ad una cultura per avere una professione in futuro. Le chiacchiere diceva, andrebbero fatte a quelle persone lì, diceva, che sfruttano la terra di quei bambini per saziare i bisogni di altri paesi, come il nostro per esempio, che a volte, diceva, basterebbe solo smettere di bere coca-cola, solo per fare un esempio, che si aiuterebbero di più quei bambini lì, invece di pretendere di farli dormire nel letto e mangiare con le forchette. Ma quello era un grande uomo. Quelli più piccoli invece, si limitano a guardarli dall'alto in basso, giudicando la loro inciviltà e cercando di imporre la propria (di inciviltà).

lunedì 25 agosto 2008

Tanto per fare un esempio.

Tanto per fare un esempio di quello che ho scritto sotto.

Oggi.

Titolo di giornale : LATINOAMERICANO RUBA OROLOGIO A UN TURISTA

Articolo : a un turista gli han fottuto l'orologio, lui ha fatto la denuncia e nella denuncia ha detto che FORSE quello che gli ha rubato l'orologio gli pareva un latinoamericano. Che mica lo hanno trovato ancora il ladro.

Fottitura al cervello. Ricetta per 8 o più persone, poi basta il passa parola.


Come ci fottono il cervello.

E' molto semplice : se quelli del potere vogliono qualcosa, non ce lo dicono in faccia, son più stronzi loro, ci fottono il cervello, così almeno facciamo quello che vogliono loro.

Un esempio :

se per esempio devono fare un appalto a un amico che vende lampioni verdi e quindi vogliono mettere i lampioni verdi (anche se non servono a un cazzo o fanno male alla salute, per esempio) in tutte le città d'Italia, ecco quello che fanno:

a . iniziano a dire che la luce verde fa bene alla salute e ci fanno un sacco di pubblicità e trasmissioni;

b . i prezzi delle luci verdi vanno alle stelle, vanno di moda, tutti i vip ce li hanno e anche la casalinga di Altopascio ce l'ha e non può più farne a meno;

c . iniziano a pubblicare studi serissimi in cui sostengono che le luci verdi proteggono dalle malattie, i medici iniziano a prescrivere sessioni di luci verdi;

d . iniziano a far vedere che delle persone muoiono perché non hanno usato le luci verdi;

e . iniziano a raccontar tragedie che le luci verdi avrebbero potuto evitare;

f . iniziano a dire se c'eran le luci verdi questo non succedeva;

g . se c'eran le luci verdi si evitava tutte le tragedie;

h . gli opinionisti iniziavano a fare manifestazioni per avere le luci verdi;

i . tutta la gente vuole le luci verdi.

Nel frattempo però nessuno si è preoccupato di cercare informazioni sulle luci verdi,

che se poi per esempio sbuca fuori che le luci verdi fanno male alla salute
son cazzi nostri, perché le luci verdi le abbiam volute noi.

Quindi per evitare di prendere abbagli, BISOGNA CERCARE UN SACCO DI INFORMAZIONI, IL PIU' POSSIBILE, LEGGERE TANTO E TUTTO, prima di dire sì o no alle cose.

Esercizio n.2 : sostituire il termine luci verdi con termovalorizzatori, vaccini, esercito per le strade ...

Punto

Punto.
Sintesi della giornata.

Che vorrei dirgli a quei ragazzi che c'hanno i cani feroci e li portan sciolti per la strada e li aizzano contro gli altri cani e questi cani sciolti poi vanno a mordere gli altri cani e gli portano via un orecchio e forse un occhio (che ancora non si sa perché è tutto gonfio), che VADANO AFFANCULO. Punto.

Ecco gli vorrei dire a quei ragazzi lì che se la prossima volta ci sono anch'io in una situazione del genere, IO li azzanno, gli strappo le orecchie e forse gli porto via anche un occhio, a quei ragazzi lì.

Che i cani son cose delicate, che non si ABBANDONANO, non si PICCHIANO, non si MALTRATTANO.
Che anche loro c'hanno dei sentimenti e delle sensazioni e se non c'eran loro noi uomini forse a quest'ora non c'eravamo nemmeno, che eravamo diventati tutti isterici.

Che dice che l'uomo nella preistoria ha imparato a dormire dai cani.
L'uomo non è scisso dalla natura, cazzo.
Che la natura, gli animali, gli esseri viventi, tutti cazzo, siamo legati l'un l'altro e ci dobbiamo portar rispetto, e ci vuol poco a capirlo, anche se ci insegnano tutto il contrario, basta appena un pochino di cervello.

Che il cane selvatico andava dietro gli insediamenti umani, quando l'uomo era nomade, per mangiare i rifiuti che l'uomo lasciava.
E quindi il cane selvatico quando si avvicinava qualcuno all'insediamento dell'uomo abbaiava. Che poi il cane selvatico e l'uomo hanno fatto amicizia.
Così la notte, quando l'uomo dormiva, c'era il cane selvatico a controllare tutto, e l'uomo dormiva più tranquillo.
E siccome il sonno era più tranquillo, che l'uomo si diceva fra sé e sé, posso star tranquillo che se succede qualcosa il cane abbaia, l'uomo ha potuto sviluppare il cervello, che il sonno è necessario per un sacco di cose nell'uomo.

Ecco allora i CANI vanno rispettati. Punto.

Che oggi volevo scrivere anche su Paolo Nori, sull'ORRORE dell'utero in affitto, sui medicinali e su come ci fottono il cervello. Forse dopo, che prima mi devo calmare, neh?

domenica 24 agosto 2008

Strumentalizzazione e Paura Sociale


Oggi vagabondando per i blogs, che c'avrei tante altre cose da fare, ma non c'ho voglia

ho letto dell'indignazione della gente per quel fatto di cronaca,

che due romeni hanno bastonato, torturato, stuprato e ucciso (non so in che ordine)
quelle due persone lì, a Roma, nella tenda.

Ora io vorrei dire a tutte quelle persone
che fanno bene ad indignarsi,
che è un sano segno di umanità, partecipazione, morale, etica, etc. etc.

Ma vorrei anche dire a quelle persone,
di non farsi prendere troppo la mano da queste notizie,
che qui questi fatti orribili,
più che dovere di cronaca,

SONO STRUMENTALIZZAZIONI.

Queste strumentalizzazioni delle disgrazie,
orribili già di per sé,
conducono dritte dritte alla dittatura.

Che poi, a forza di farci paura,
si crea quella che si chiama
PAURA SOCIALE

di cui altri ben più bravi, intelligenti e preparati di me, hanno molto discusso.

Che poi si arriva a dire che è giusto avere CONTROLLI nelle città
per la SICUREZZA, che è giusto anche l' ESERCITO nelle città

e questo alla fine si chiama REGIME [e chi ha avuto la sfiga di conoscerlo da vicino sa cosa vuol dire]

Che se oggi la sicurezza ci fan credere che sia per una giusta causa,
domani potremmo anche essere noi quelli che vengon fermati, controllati, messi in stato di fermo, arrestati etc.etc.

ma non necessariamente perché facciamo qualcosa di male,
anche solo perché magari vogliamo PROTESTARE contro qualcosa di ingiusto.

lunedì 18 agosto 2008

Un altro eccelso esempio di regime del terrore

19:28 CRONACHE Dante De Angelis mosse accuse sulla sicurezza: «Ora i colleghi hanno paura di denunciare» N. Luca

corriere.it

martedì 8 aprile 2008

Cambiamenti

Sono convinto che stiamo vivendo tempi di grandi cambiamenti. L'umanità ha già subito una trasformazione interiore e ora stiamo assistendo alla sua manifestazione esteriore. Molte cose stano succedendo e altre verranno in breve tempo a modificare le nostre vite. Non sono pessimista, penso che dopo la tempesta verranno tempi pieni e interessanti.

Cosa è cambiando con l'umanità ? Per primo, vedo un radicale rifiuto alla guerra tra i popoli. L'essere umano non accetta più che si debba aggredire per risolvere dei problemi o assicurarsi delle risorse. Siamo coscienti che sprechiamo tanto e che, con uno stile di vita più sobrio, possiamo farcela senza opprimere o uccidere i nostri simili. In secondo luogo, non crediamo più al benessere basato sui consumi. Consumare, sopra un certo livello, causa solo frustrazione e un falso senso di sicurezza. Inoltre, l'accumulo di beni materiali in eccesso aumenta la nostra ansia per i debiti assunti e le nostre paure di perdita. Il cosiddetto “ricco uomo occidentale” ha capito che la sua vita è più bella se fa ritorno alla semplicità e vive in pace con i suoi fratelli vicini e lontani.

Sapiamo però che le istituzioni della nostra società non stimolano una vita semplice e non basata su grandi consumi. Così, gli interessi economici e politici sono potentemente messi contro la nuova prospettiva umana. Per questo esiste un conflitto e molta tensione nella società. La lotta si svolge a un livello semicosciente. Non tutti vedono il perché del malessere e delle difficoltà obiettive nei nostri sistemi economici e sociali. La soluzione passa per un cambio di paradigma nel modo di vivere. I sistemi presenti non possono essere modificati e dovranno essere sostituiti. Ci sarà un tempo in cui il vecchio sarà accantonato e il nuovo sarà messo in funzione. Il periodo tra questi due tempi sembrerà terribile alla maggior parte delle persone. In realtà sarà quello shock necessario per portarle alla coscienza dei nuovi tempi. Sarà un tempo di concentrazione e di introspezione importantissimo per il futuro dell'umanità. Gli interventi che porteranno ai cambiamenti non saranno esterni, ma interni ai sistemi stessi. Gli uomini e le donne che costituiscono le nostre istituzioni dovranno accettare il nuovo o farsi da parte. Vedremo un castello che sgretola perché non ha più la solita base su cui appoggiarsi, l'umanità si è mossa, i tempi cambiano.

volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.