domenica 24 agosto 2008

Continua il post di prima, quindi va letto dopo quello di prima


E QUESTO E' SOLO L'INIZIO ...

- per chi avesse problemi a leggere dal vero queste cose che effettivamente ci vuole più fegato di un alcolista anonimo -

"

Niente reintroduzione del 7 in condotta, si tratta di una cosa diversa. “Non è un 7 in condotta, è l'introduzione alla valutazione del comportamento. È più un 5 in condotta, perchè con il 7 si viene promossi, mentre questa insufficienza fa media e nei casi più gravi viene lasciato alla discrezionalità del consiglio dei docenti prevedere la bocciatura”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, a 'Cortina InConTra' nel dibattito “Dietro la lavagna”.


“La scuola non deve essere un'appendice del Welfare, non deve avere una funzione sociale, ma deve svolgere una funzione educativa e formativa - ha continuato il ministro - Abbiamo introdotto l'educazione alla cittadinanza perché i ragazzi siano cittadini consapevoli dei propri diritti ma anche dei propri doveri e allo stesso tempo anche l'educazione ambientale, alla salute, ai corretti stili di vita e l'educazione stradale. Tutti i progetti che vanno a correggere l'attuale progetto di educazione, che non è nè condiviso nè esaustivo”.

Nella scuola bisogna "premiare il merito e introdurre una rivoluzione che è indispensabile perchè oggi c'è un livello di insoddisfazione generalizzato tra le famiglie e anche fra gli insegnanti - ha proseguito il ministro -. Occorre liberare le risorse. Oggi il 97% del bilancio del ministero viene utilizzato per pagare stipendi molto bassi. La scuola è stata utilizzata come uno stipendificio, un modo per creare occupazione".

E qui mi fermo che l'articolone continua, ed è pure lungo, ma io c'ho i conati di vomito e non voglio sporcare tutto il pc.

2 commenti:

digito ergo sum ha detto...

ecco, se mi fosse rimasto qualche dubbio, ora molte cose trovano una triste e (in)naturale spiegazione.

Pipoca ha detto...

Ma perché? Mi vorresti dire che tu c'hai capito qualcosa...

Non barare, neh! Non fare il saccIente.

volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.