sabato 6 settembre 2008

2 . Il potere d'acquisto SCEC


De potere acquisti
(espresso in minimi termini, proprio minimi ed elementari)

Il potere d'acquisto, difficile per me da spiegare in termini ridondantemente economici, si traduce, nei miei termini, con la fatidica frase:

- Quanto soldi mi son rimasti?
- X... (Cazzo)

Con questi soldi devo poi vedere quante e quali cose posso acquistare.

Nei mesi di buona oltre alla spesa, ci posso infilare anche qualche libro, due pizze alla pizzeria sotto casa, un paio di scarpe e poco più.

Ipotizziamo che io spenda:

100 euri per fare la spesa (arrotondo che se faccio i numeri più complessi mi ci intrigo)

200 euri in beni più o meno voluttuari e/o necessari per un minimo di decoro e benessere

fan 300 euri, il mio potere d'acquisto in un mese.


Ipotizziamo poi che io mi iscriva all'Arcipelago SCEC come privata:

ricevo 100 SCEC da spendere nei negozi affiliati, cioè quelli che accettano anche il pagamento in SCEC, gratuitamente.

Ipotizziamo che il commerciante affiliato allo SCEC, accetti il minimo del 10% del prezzo in SCEC:

300 euri di spesa diventan 270 euro + 30 SCEC

Quindi alla fine il mio potere d'acquisto mensile aumenta di 30 euri.

[Continua...]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Minchia ... continuo a non capire ... ma appena ho tempo visito il link che mi hai dato ..

Pipoca ha detto...

Eh eh eh!

Son mesi io, che cerco di venirne a capo e tu pretendi di farlo in un pomeriggio????

Scherzo, neh?

volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.