mercoledì 2 luglio 2008

Ditemi voi se questo essere miserevole che lavora nel fango, non conosce pace, si scanna per un pezzo di pane, muore per un sì o per un no, che non ha più nessun potere sulla sua vita, ditemi voi se può ancora chiamarsi uomo.

Ditemelo voi, che vivete al caldo, belli comodi, nelle vostre belle case, dove nessuno viene a minacciarvi, circondati dall'affetto dei vostri cari e dalle cure dei vostri amici, ditemelo voi se questo vi sembra ancora un uomo!

Guardate questa donna, senza capelli e senza più un nome, senza nemmeno la forza nè la volontà di ricordare chi è o chi era, con gli occhi vitrei, opachi, che vedono senza vedere, col grembo freddo "come una rana d'inverno" perchè più nessun bambino lo riempirà.
Ditemelo voi se questa è una donna!

No. Noi non siamo più uomini, ma voi avete il dovere di ricordare quello che ci è stato fatto.
Scolpitelo nel vostro cuore e non dimenticatelo mai, mai, in nessun momento della vostra giornata perchè, se a noi è toccato soffrire, a voi tocca ricordare!

Ma se dimenticherete, che la maledizione di Dio vi colpisca, terribile e inesorabile, che tutto quello che amate venga distrutto e che perfino i vostri figli si rifiutino di gurdarvi, perchè voi avrete tradito il dovere sacro di ricordare che questo E' STATO!

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volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.