domenica 5 ottobre 2008

Quella folle e disperata salvezza nella patologia


Le liste del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali quotidianamente si allungano, alle ribalta le lobby farmaceutiche propinano continuamente nuovi farmaci, le acque del Tamigi sono inquinate dal Prozac e semplici test fai-da-te svelano sindromi maniaco-depressive, mascherate dal dubbio di non aver chiuso la porta di casa .

I giornali rilevano preoccupanti statistiche : 3 persone su 5 soffrono di depressione, sono aumentati i suicidi, i matricidi, i patricidi, gli uxoricidi, gli infanticidi.

Cassano auspica e legalizza scientificamente l'elettroshock.

L' aggettivo diverso sconfina sempre più spesso nel patologico.

Crolla il divieto dell'uso di psicofarmaci sui minorenni: il Ritalin migliora la resa didattica.

Entra il classe lo psicologo e, durante l'ora di letteratura, propone attività alternative, quiz sul QI e sull'enuresi notturna come indice di potenziali serial killer.

Ogni gesto, pensiero, riflesso, abitudine, attitudine hanno un sintomo corrispettivo e due o tre sintomi ne fanno un quadro clinico.

Facilmente consultabili, le patologie si vendono in pratici kit da borsetta.

Positivismo dell'anima?

Nuova fetta di mercato?

Alla ricerca dell'identità perduta?

Controllo delle masse?

Prigionia chimica e Organismi Chimicamente Modificati?

Onanismo Mentale?

dalle mie Riflessioni nel cassetto:


Esercizio n.1:

si comparino gli effetti collaterali di uno psicofarmaco e quelli di uno spinello.

Alcuni link interessantissimi in Disinformazione.

6 commenti:

calendula ha detto...

per i 3 anni delle medie del mio fratello minore mi sono occupata di seguirlo nei compiti,mio fratellino è vivace molto.. molti insegnanti l'hanno definito iperattivo, consigliando la psichiatra e cure adeguate... ci siamo ovviamente sempre rifiutati, Andrea ora a 16 anni è un ragazzino normalissimo, che con il passare del tempo sta maturando normalmente, ha naturalmente perso molta della verve degli scorsi anni ( come tutti del resto..) e adesso più nessuno dice che è iperattivo o cose simili, mi chiedo sempre: se i miei genitori e io fossimo stati persone magari un po semplici che si fidano ciecamente di quello che dicono degli estranei " titolati" Andrea ora in che condizioni mentali e fisiche sarebbe ?

Pipoca ha detto...

Ciao Calendula
probabilmente oggi Andrea sarebbe un farmaco dipendente... e probabilmente anche il suo sviluppo ne sarebbe stato compromesso.

Mi stupisco di come degli insegnanti, come me del resto, abbiano potuto consigliare psichiatria e relative cure... dato che sono competenze che esulano completamente dalla nostra formazione...
Mi spiego meglio: io potrei consigliare di studiare di più, di rafforzare un metodo di studio o cazzate ed accessori varii dello stesso stampo. Non altro.

In campo medico per esempio, io consiglio agli studenti solo un esame della vescica, in quanto rilevo un costante bisogno di andare in bagno (e si scherza sull'esame vescicologico, che è dato per scontato che si abbia una certa necessità di muoversi, del resto anch'io scongiuravo la rottura di palle delle interminabili lezioni a scuola con la passeggiatina nel bagno scolastico. per non contare poi quante altre minchiate inventavo. ma all'epoca mia ancora non andava di moda la psichiatria e la mia iperattività guariva con un richiamo del preside e la sua paternale, qualche minaccia di bocciatura e qualche pomeriggio in punizione)
!!!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sono entrambe negative sia pure su due piani ben distinti: con il ritalin si vuole "catechizzare" e orientare il bambino verso una "sana omologazione" privandolo della sua fantasia e del suo libero spaziare mentale e fisico.

Lo spinello è cmq, sia pure leggera, una droga e ritengo che per principio generale, drogarsi sia stupido, nocivo e sbagliato. Poi che una canna non uccida nessuno siamo d'accordo anche se io non ne ho mai fumata una quindi mi baso su esperienze altrui, ma credo che cmq anche questa esperienza non sia poi così esaltante e nobile da doverla provare a tutti costi.

Certo che, tornando al tuo post, è facile per certi docenti "lavarsi le mani" e la coscienza pur di star tranquilli in classe, consigliando quella "cura" ai genitori di bambini un po' più scatenati.

E' una "moda" che speravo e sembrava non stesse prendendo piede in italia.

Invece forse..

Franco ha detto...

Bentornata Pipoca.
Credo che creare patologie sia un business imperante già da diverso tempo. Ed avverto da tempo la imbarazzante presenza di una scuola di pensiero che mira a sfruttare l'insorgere di ogni tipo di dipendenza come mezzo di controllo sociale.
E' un argomento su cui mi piacerebbe intavolare un confronto e non escludo di farlo in qualche prossimo post.

Octuagenario ha detto...

E se non si piglia nè gli uni nè l'altro?

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Secondo me gli psicofarmaci, andrebbero principalmente utilizzati per rinsavire chi ci governa. Sono loro i più malati.
Un saluto

volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.