mercoledì 9 aprile 2008

The Black Dahlia


Grazie de Palma. Mille grazie per la nottaccia che passerò.

Brian de Palma dovrebbe essere un buon regista, ma è un pessimo sonnifero.

Alla ricerca di un buon film gratis on line, l'ultima frontiera degli accattoni cinefili, mi sono imbattuta in questo capolavoro.

Girato nel 2006, sotto ispirazione del romanzo di Ellroy, questo insuperabile thriller ha ottenuto il mio peggior plauso, mezz'ora di testa sotto il cuscino, nausea, batticuore e stres.

Ho dovuto controllare se era chiusa la porta di casa, guardare sotto il letto e dare una sbirciatina dietro le tende, sia mai si nascondessero terribili e folli assassini.

In sostanza, la vecchia e la giovane donna, la madre e la figlia, l'arte ed il pugile poliziotto ferito, traumatizzato e allucinato che, dopo ammirevoli esibizioni sessuali sul tavolo da pranzo, sistema il padre in un ospizio e risolve l'intricatissimo caso.

Niente critiche. Non ho le competenze. Mi posso dilettare in qualche osservazione tecnica, tipo guarda le dissolvenze, l'inquadratura e la ripresa a volo d'uccello, toh, guarda le citazioni, il set...

Poi niente altro.

Alcune domande però rimangono sospese, qui come altrove.

Perché il poliziotto va sulla scena del delitto sempre da solo? Non potrebbe andare in pattuglia o con i rinforzi? Perché sempre di notte? Perché non di giorno? Sarebbe più comodo e non necessiterebbe della pila tascabile.

Perché quando incontra l'assassino è sempre da solo e di notte?

Perché un cadavere deve essere sempre sgozzato? Non basta una pallottola?

Perché deve comparire sempre il corpo scuoiato? Perché deve apparire sempre il momento dell'autopsia, con una attenta analisi dei dettagli, nonché organi interni variamente asportati e/o malamente mutilati e/o animalescamente sbranati?

In realtà la riflessione è più ampia di quel che si pensi.

I nostri occhi sembrano aver bisogno di scene sempre più forti e sempre più macabre, il nostro sistema nervoso di emozioni sempre più forti ed alta tensione.

Rimpiango il vecchio film di ieri sera: La Strana Coppia di Gene Saks.

L'ho guardato due volte, di cui una in cui ho beatamente e sorridentemente dormito...

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volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.