sabato 14 giugno 2008

Mi urge un Neologismo necessario

ad esprimere il senso di schifo, vomito, squallore, rabbia, violenza, odio, impotenza, schifo dello schifo più schifoso dello schifosissimo schifo.

Giornata da cani.

Al Collegio Docenti scolastico si investono soldi, energie, viaggi, aggiornamenti e docenti per il Progetto Qualità, in totale: un misero quizettino (ti sei trovato bene con l'Amministrazione? SI - NO; le comunicazioni sono state rapide SI - NO ...). Al Collegio Docenti si investono soldi, energie, viaggi e docenti per opere di solidarietà in paesi sperduti, ma quando si va al cesso (degli insegnanti) la finestra e la porta sono rotte, la catena per tirare l'acqua è sparita e per pulirsi i calcinacci che cadon dal soffitto; dolcetto finale: si giustificano ore di lezione per fare le partite di calcio. Cazzo.

Torno a casa e leggo i quotidiano on lain ... aricazzo dello stracazzo.

Mi pare ovvio allora che vada fatta la cronistoria del matrimonio di briatore, comprensiva di marca di scarpe; che i soldati possan girare per le città; che i vigili vadano addestrati alle armi da fuoco; che donadoni sia in pol posiscion; che vada bien bien il nucleare; che si limitino le intercettazioni per garantire la privacy ai cittadini (sig) ma si legittimi la videoripresa del vicino di casa se rompe i coglioni; le veline e il giro vita.

Ma cazzo di uno stracazzo ...

O non ho capito ancora un cazzo della vita o mi urge un neologismo.
Così, se non altro per avere una categoria mentale in cui racchiudere tutto lo schifo pubblico o privato, e poi tentare di cancellarla.

Nessun commento:

volantino, “Perché lottiamo” – 1976

Perché?

– Perché intervenire in un quartiere occupando una casa con appartamenti vuoti da anni?

– Perché opporsi alla speculazione edilizia?

– Perché creare un centro sociale dove tutti si possano incontrare e discutere di vari problemi liberamente?

– Perché rifiutare una società che di fatto elimina i rapporti fra gli individui e gli crea delle città che sono alveari?

... per una società senza servi e senza padroni.